07/10/2024, 08.39
UZBEKISTAN
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L’'economia creativa' da Tashkent al mondo intero

di Vladimir Rozanskij

Duemila partecipanti da 80 Paesi hanno partecipato alla quarta edizione della piattaforma internazionale che riunisce i creativi, gli imprenditori e le autorità politiche per il dialogo, la soluzione dei problemi e la ricerca di nuove possibilità di sviluppo per un’economia creativa globale, un’iniziativa che fu proposta la prima volta in Indonesia nel 2018.

Taškent (AsiaNews) - Si è radunata a Taškent la IV Conferenza internazionale per la “economia creativa” (World Conference on Creative Economy, Wcce), con duemila partecipanti da 80 diversi Paesi, un settore che secondo la direttrice del Centro per l’economia creativa della Russia, Ekaterina Čerkes-Zade, è in grado di “vendere tutto il resto dell’economia”. Il tema dell’incontro era la “Creatività inclusiva: una realtà in cambiamento”, e il luogo era il complesso della fiera CAEx dell’Uzbekistan.

Tra gli ospiti dell’evento vi erano i rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Wipo), quelli dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai, dei Musei del Qatar, del Fondo dell’Aga Khan, della Galleria degli Uffizi, del Museo di Solomon Guggenheim e di altre grandi istituzioni culturali. Ospiti speciali erano l’ex-modella Naomi Campbell, l’autore del libro “L’economia creativa: come trasformare le idee in soldi”, John Howkins, e l’architetto e ricercatore Carlo Ratti, curatore della 19° Biennale di architettura di Venezia nel 2025.

Alla cerimonia di apertura erano presenti il primo ministro dell’Uzbekistan, Abdulla Aripov, l’assistente e figlia del presidente Saida Mirziyoyeva, la capo del senato Tanzila Narbaeva, lo sceicco del Qatar Hamad Al-Tani, il segretario generale della Uncstad (la Conferenza dell’Onu per il commercio e lo sviluppo) Rebeca Grynspan e molte altre autorità. La Wcce è una piattaforma internazionale che riunisce i creativi, gli imprenditori e le autorità politiche per il dialogo, la soluzione dei problemi e la ricerca di nuove possibilità di sviluppo per un’economia creativa globale, un’iniziativa che fu proposta la prima volta in Indonesia nel 2018.

Nell’ultimo incontro a Dubai nel 2021 fu proposto il tema della “creatività inclusiva”, su cui ci si è soffermati anche due anni dopo a Bali, ed è quindi stato affidato quest’anno all’impegno dell’Uzbekistan, tramite il Fondo per lo sviluppo della cultura e dell’arte di Taškent. I partner principali degli uzbeki sono stati il ministero del turismo e dell’economia creativa dell’Indonesia, la Uncstad e la Wipo.  La tematica scelta si è concentrata sulla valutazione dei problemi sociali ed economici dovuti allo sviluppo sempre più rapido della tecnologia, e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Si è discusso su come saranno le città del futuro, che dovranno essere sempre più vivibili e accoglienti, come convogliare gli investimenti nell’industria creativa e quali problemi sorgono rispetto alle proprietà intellettuali nell’epoca della IA, tutto reperibile sul canale YouTube del Fondo uzbeko. La Čerkes-Zade ha ribadito che “noi comprendiamo ogni Paese attraverso la gastronomia, la moda, la musica, il cinema, e a partire da queste impressioni prendiamo decisioni sul visitarlo come turisti o aprire un business, investendo dei soldi, ciò che chiamiamo l’effetto del soft power”. Sulla base di questi principi, con gli esperti si sono incontrati molti imprenditori dell’industria creativa, che “non può vivere nel vuoto”.

Nella fiera si poteva visitare il CreatiVillage, un complesso di mostre specializzate per far conoscere i tanti progetti e servizi delle organizzazioni statali e private dell’Uzbekistan e degli altri Paesi partecipanti. La delegazione del Kazakistan ha presentato uno stand preparato dal Creative Innovation Institute insieme al Museum of Arts di Almaty, il primo museo privato di arte contemporanea dell’Asia centrale, che verrà inaugurato nella primavera del 2025, grazie all’iniziativa del collezionista e mecenate Nurlan Smagulov. A conclusione dell’assemblea del Wcce, il parlamento dell’Uzbekistan ha approvato una “Concezione di sviluppo dell’economia creativa” fino al 2030, con programmi governativi da realizzare nel biennio 2025-2026.

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