05/04/2016, 08.31
TIBET
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L’Oracolo del Tibet lancia chicchi d’orzo contro i politici: Corrotti e scorretti

Il primo ministro del governo in esilio, il presidente e i membri del Parlamento si sono recati da Nechung Choegyal e dalla “divinità incarnata” Tsering Chenga per ricevere le profezie relative al prossimo governo. I due, massimi esponenti del misticismo correlato al buddismo tibetano e alla religione Bon, si sono espressi con durezza: “Avete sprecato il dono della democrazia e mettete a rischio la vita del Dalai Lama”. Nel corso della divinazione, i chicchi d’orzo usati per il rituale vengono usati contro i politici.

Dharamsala (AsiaNews) – L’Oracolo del Tibet e la “divinità incarnata” che lo accompagna hanno espresso “disprezzo e ripugnanza” nei confronti dei politici del governo tibetano in esilio, accusandoli di “sprecare il dono della democrazia” e di “mettere a rischio la vita del Dalai Lama”. I giudizi sono emersi durante il rituale incontro con i massimi vertici dell’esecutivo tibetano, che si sono recati al monastero Nechung per ricevere la profezia relativa al prossimo governo. Le elezioni si sono svolte lo scorso 21 marzo, in un clima di insoddisfazione generale per il comportamento scorretto dei candidati.

Migliaia di tibetani si sono recati alle urne per eleggere il 15mo capo del Kashag (Governo in esilio) e i 45 membri del 16mo Parlamento tibetano. Le votazioni hanno coinvolto circa 88mila tibetani della diaspora registrati presso l’ufficio elettorale di Dharamsala, che hanno espresso le loro preferenze in 13 diversi Paesi. In un primo momento si è cercato di coinvolgere anche i tibetani rimasti in patria, o almeno quelli delle province cinesi confinanti come il Gansu, ma il progetto è stato abbandonato per l’opposizione di Pechino.

I risultati sono attesi a giorni, ma in lizza per il ruolo di primo ministro sono rimasti soltanto l’attuale premier Lobsang Sangay e il presidente del Parlamento Penpa Tsering. Entrambi, insieme ai membri della Camera, erano presenti davanti all’Oracolo Nechung Choegyal e alla “divinità incarnata” Tsering Chenga. Quest’ultimo, come rituale, ha parlato in un dialetto arcaico poi tradotto dai religiosi del monastero: tuttavia, un video girato durante la profezia mostra la divinità incarnata lanciare i chicchi d’orzo contro il viso dei presenti in segno di “disprezzo e ripugnanza” per la loro “corruzione e scorrettezza”.

Nella profezia ufficiale, l’Oracolo “condanna la mala gestione del dono della democrazia. Vi avverto: questo modo di fare potrebbe provocare conseguenze negative sulla salute e sulla vita del Dalai Lama. Vi invito a offrire subito le vostre scuse di cuore a Sua Santità”. Il riferimento è alla campagna elettorale e a diverse violazioni della legge che la regola, denunciate anche da diversi gruppi tibetani e internazionali.

Un tibetano di Dharamsala, che non vuole essere nominato, dice al Phayul: “Non è stata una profezia, quanto piuttosto un duro rimprovero. D’altra parte, lo stesso Dalai Lama non è felice di come sono andate le cose. L’Oracolo ha chiesto le scuse dei colpevoli, e a me sembra strano che la loro coscienza non li abbia già spinti a inginocchiarsi davanti al nostro leader”.

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