L’Alta corte di Hong Kong chiede alla MTR di conservare i video delle violenze della polizia a Prince Edward e Lai Chi Kok
La notte del 31 agosto la polizia è intervenuta picchiando in modo indiscriminato manifestanti e passeggeri e facendo decine di arresti. Dalla lista dei feriti, compilata dai pompieri, sono scomparsi tre feriti gravi. La polizia è accusata di averli uccisi e fatti scomparire. Il governo nega che vi siano state vittime. Un leader studentesco, arrestato quella notte, vuole denunciare le forze dell’ordine.
Hong Kong (AsiaNews) – L’Alta corte ha ordinato alla MTR (la compagnia della metropolitana, legata al governo) di preservare e conservare i video di sicurezza della notte del 31 agosto alle stazioni di Prince Edward e di Lai Chi Kok, quando la polizia è intervenuta picchiando molti manifestanti e passeggeri e facendo decine di arresti.
Il giudice Anderson Chow ha spiegato che i video potrebbero essere consegnati a un leader studentesco, arrestato quella sera, che vuole denunciare la polizia. Kex Leung, capo del sindacato degli studenti della Education University, afferma che il suo arresto è contro la legge.
La compagnia MTR aveva già dichiarato che avrebbe mantenuto i video della stazione di Prince Edward per tre anni, ma non quelli di Lai Chi Kok.
La sera del 31 agosto, la polizia è intervenuta nella stazione, sulla piattaforma e nei vagoni picchiando sospetti manifestanti, passeggeri, anche bambini, e usando minacce verbali e spray urticanti. I primi momenti dell’attacco sono stati filmati da giornalisti presenti sulla scena. Poi la polizia ha cacciato i giornalisti e la stazione di Prince Edward è stata chiusa per ore. Le forze dell’ordine hanno arrestato almeno 50 persone e hanno trasportato i feriti dalla stazione di Prince Edward a quella di Lai Chi Kok, prima di inviarli all’ospedale.
Quella sera, la polizia ha bloccato per due ore l’intervento dei pompieri nell’aiutare i feriti. Due giorni fa, tre pompieri – la cui identità è rimasta segreta – hanno testimoniato che degli sconosciuti avrebbero anche manipolato la lista dei feriti: in origine erano stati registrati 10 feriti, dei quali tre molto gravi e sette non gravi. Il 3 settembre e il 10 settembre, la lista nel data-base del dipartimento dei pompieri è stata corretta e appaiono solo i sette feriti non gravi.
Gruppi di manifestanti accusano la polizia di aver ucciso le tre persone scomparse dalla lista. Nelle scorse settimane, nella stazione di Prince Edward molti giovani hanno approntato una specie di catafalco addobbato con fiori e messaggi per onorare i defunti. Il governo ha smentito diverse volte che nella notte del 31 agosto siano state uccise persone. Il movimento vorrebbe poter ispezionare i video di sicurezza della stazione, ma l’MTR si è rifiutata di renderli pubblici. La violenza delle forze dell’ordine e il diniego dell’MTR spingono i manifestanti a denunciare l’esistenza di uno “stato di polizia” e a danneggiare le stazioni della metropolitana, bollata come connivente con la violenza.
11/12/2019 14:49
28/10/2019 09:01