11/03/2019, 08.57
INDONESIA-MALAYSIA
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Kuala Lumpur: è libera l’indonesiana accusata per l’omicidio di Kim Jong-nam

di Mathias Hariyadi

L’uccisione è avvenuta il 13 febbraio 2017, presso l’aeroporto internazionale di Kuala Lumpur (Klia). Resta in carcere l’altra imputata, una vietnamita di 30anni. Le due donne affermano di esser state raggirate da alcuni agenti nordcoreani. Per Jakarta è stato decisivo l’intervento del presidente Widodo.

Jakarta (AsiaNews) – L’Alta corte di Shah Alam (Malaysia) ha ritirato le accuse di omicidio e concesso la libertà a Siti Aisyah (foto), 26enne indonesiana imputata per l’omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un. Prosegue invece il procedimento a carico di Doan Thi Huong, vietnamita di 30anni il cui processo si riaprirà fra tre giorni.

L’uccisione è avvenuta il 13 febbraio 2017, presso l’aeroporto di internazionale di Kuala Lumpur (Klia). Le due donne sono state arrestate tre giorni dopo l’assassinio e accusate di aver cosparso il viso di Kim Jong-nam di un potente gas nervino noto come agente Vx, che in 20 minuti ha portato al collasso del sistema nervoso della vittima. Sin dall’arresto, Siti Aisyah e Doan Thi Huong hanno difeso la propria innocenza affermando di esser state raggirate da alcuni agenti nordcoreani, che le hanno coinvolte in quello che pensavano fosse uno scherzo televisivo.

La giovane vietnamita resta ora l’unica sospetta in custodia delle autorità malaysiane, in quello che l’intelligence sudcoreana definisce un complotto ordito da Pyongyang per assassinare il fratello del leader, reputato un dissidente. Secondo quanto riferito dalla polizia di Kuala Lumpur, quattro nordcoreani coinvolti nella trama hanno lasciato il Paese lo stesso giorno dell’assassinio. Altri tre sono stati autorizzati a ritornare in Corea del Nord, in uno scambio con il rimpatrio di nove malaysiani sequestrati da Pyongyang.

Il governo indonesiano ha accolto con favore la notizia del rilascio di Siti Aisyah, sottolineando il decisivo intervento del presidente Joko “Jokowi” Widodo. Il caso Siti Aisyah è stato al centro di diversi incontri tra le autorità di Jakarta e Kuala Lumpur, nel giugno 2018 a Bogor (West Java) tra Widodo ed il premier malaysiano Mahathir Mohammad e due mesi dopo tra le delegazioni dei due Paesi a Putrajaya (Malaysia).

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