Kuala Lumpur, arrestato e incriminato per corruzione l’ex premier Najib
La presunta sottrazione di oltre 4,5 miliardi di dollari Usa da un fondo statale ha sconvolto il Paese e portato alla sua caduta politica. Ciascuno dei quattro capi d’accusa comporta una pena compresa tra i due ed i 20 anni di carcere. Il portavoce: “È una vendetta di Mahathir”.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – “Non dovete piangere, non voglio che nessuno pianga”. È l’invito che Datin Seri Rosmah Mansor, moglie dell’ex primo ministro malaysiano Datuk Seri Najib Razak (foto), rivolge a quanti oggi si sono recati presso l’Alta corte di Kuala Lumpur per sostenere il marito nel giorno della sua incriminazione.
Arrestato ieri dalle autorità anticorruzione, il 64enne Najib risponderà di tre capi d'accusa per “violazione criminale della fiducia” ed uno per “abuso di potere”. L’ex premier è accusato di esser coinvolto nello scandalo finanziario della 1Malaysia Development Berhad (1MDB). La presunta sottrazione di oltre 4,5 miliardi di dollari Usa dal fondo statale ha sconvolto il Paese e portato alla sua caduta politica. Ciascuna delle accuse comporta una pena compresa tra i due ed i 20 anni di carcere.
Lo scandalo ha provocato ira e indignazione tra gli elettori, contribuendo in modo decisivo alla sconfitta di Najib nelle elezioni generali del 9 maggio scorso. Essa ha messo fine ai 61 anni al governo della coalizione Barisan Nasional (Bn). In una dichiarazione rilasciata ieri, il portavoce dell’ex premier ha dichiarato che le accuse “sono politicamente motivate e il risultato di una vendetta politica” del nuovo primo ministro Mahathir Mohamad.
Najib ha respinto le accuse, affermando che “ripulirà” il suo nome durante il processo, che avrà luogo il prossimo anno. Secondo il nuovo vicepresidente dell’Umno, partito guidato da Najib fino al 12 maggio 2018, il procedimento ripulirà anche l'immagine della formazione politica agli occhi della gente. “Credendo fortemente nelle nostre istituzioni democratiche, ritengo che questa sia una buona opportunità per liberare l’Umno dal costante fuoco di speculazioni negative, soprattutto in relazione allo scandalo”, ha dichiarato oggi Khaled.
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