05/06/2019, 12.27
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Kawasaki, dopo l’accoltellamento di massa riapre la Caritas Elementary School

Lo scorso 28 maggio, 19 alunne sono state assalite da Ryuichi Iwasaki, 51 anni. L’aggressore si è avventato sul gruppo mentre le bambine erano in fila per salire sul pullman della scuola. Nell’attacco sono morti una bambina ed un genitore, mentre l’omicida si è suicidato. Il luogo della tragedia continua a richiamare folle in lutto.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Sotto gli sguardi attenti del personale di sicurezza e genitori, questa mattina sono ricominciate le lezioni presso la Caritas Elementary School, scuola cattolica di Tama, quartiere di Kawasaki (prefettura di Kanagawa). Lo scorso 28 maggio, 19 delle sue alunne sono cadute vittime di un feroce accoltellamento di massa in cui hanno perso la vita tre persone, tra cui una bambina di 11 anni e l’assalitore – morto suicida. Armato con due coltelli da cucina, Ryuichi Iwasaki, 51 anni, si è avventato sul gruppo mentre le bambine erano in fila per salire sul pullman che le avrebbe portate a scuola.

In seguito all'attacco, la fermata del servizio navetta è stata spostata; al posto di veicoli che portano il nome dell'istituto, vengono utilizzati autobus pubblici a noleggio. Diversi genitori preferiscono tuttavia accompagnare i propri figli in auto private. Stamane, la stazione era sorvegliata da numerosi funzionari scolastici, agenti di sicurezza e polizia. Nonostante il clima teso, qualche alunno sembrava felice di rincontrare gli amici. Alcuni genitori hanno salutato i figli quando l’autobus è partito per la scuola, mentre altri sono saliti sul veicolo con i bambini, per seguirli fino al cancello della scuola.

La direzione scolastica afferma di aver permesso agli studenti di indossare abiti normali invece delle uniformi; ai genitori di accompagnarli e riprenderli al termine delle lezioni. Hiroaki Takamatsu, capo della segreteria, dichiara: “Eravamo preoccupati di come si sarebbero sentiti i bambini. Tuttavia, non sembravano troppo angosciati, il che è un sollievo”.

Ad oltre una settimana dopo la tragedia, il luogo dov’è avvenuto l’accoltellamento di massa continua a richiamare folle in lutto. Una studentessa delle scuole medie vi si è fermata mentre andava a scuola; assorta in preghiera, ha lasciato un inno ed una lettera. “Trovo difficile scrivere parole mie, quindi ho deciso di lasciare questo inno”, si legge nella nota.

Hanako Kuribayashi, un’alunna della Caritas Elementary School di 11 anni, e Satoshi Oyama, un funzionario del ministero degli esteri 39enne e padre di un'altra ragazza che frequenta la scuola, sono rimasti uccisi nell’aggressione. Ryuichi Iwasaki è morto poco dopo l’attacco per una ferita autoinflitta al collo. La polizia ritiene che l’azione fosse premeditata, perché Iwasaki aveva acquistato i coltelli con mesi di anticipo. L’uomo è stato visto visitare la zona quattro giorni prima dell'attacco, ma il suo movente rimane sconosciuto. Le indagini si stanno ora concentrando sulla salute mentale dell’omicida.

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