Karachi, arrestati due militanti islamici per l’omicidio della “rockstar” sufi
I colpevoli appartengono al gruppo Lashkar-e-Jhangvi, già responsabile di altri attentati contro la minoranza sciita. Amjad Sabri è stato assassinato a giugno perchè una delle sue canzoni era stata riadattata e riportava commenti denigratori dell’islam. La sua colpa era quella di “frequentare” gli sciiti.
Karachi (AsiaNews) – Gli agenti dell’antiterrorismo pakistano hanno arrestato a Karachi due militanti islamici con l’accusa di aver assassinato Amjad Sabri, uno dei cantanti sufi più famosi al mondo. Si tratta di Ishaq alias Bobby e Asim alias Capri. Ali Shah, chief minister della provincia di Sindh, ha dichiarato che i due uomini appartengono al gruppo islamico Lashkar-e-Jhangvi (LeJ) e sarebbero coinvolti in altri 28 casi di violenza, in particolare contro uomini della polizia ed esponenti della minoranza sciita.
L’arresto è avvenuto ieri nella località di Liaquatabad, la stessa dove nel giugno scorso è stato ucciso Sabri, mentre viaggiava in auto insieme ad un parente, anch’egli deceduto in seguito alle ferite riportate. Nel covo è stata ritrovata una grande quantità di armi, munizioni e granate.
Sabri era uno dei maggiori esponenti della tradizione musicale sufi, chiamata qawwali. Si tratta di un’antichissima arte canora risalente a 700 anni fa, di cui la sua famiglia è tra i più famosi esecutori al mondo.
Subito dopo l’attentato, i militanti del Hakimullah Mehsud, una cellula affiliata al Tehreek-e-Taliban Pakistan, hanno rivendicato l’omicidio del cantante, accusato di essere “blasfemo”. Nel 2014 infatti egli è rimasto coinvolto in una controversia giudiziaria per blasfemia. Una sua canzone era stata sovrapposta ad un altro brano che conteneva commenti derisori nei confronti di parenti di Maometto, ma la rockstar si era dissociato dall’iniziativa musicale.
Il chief minister di Sindh ha rivelato che Capri, uno degli assassini, conosceva bene il musicista perché era un suo vicino di casa. Secondo il politico, non ci sarebbero motivi specifici dietro la violenza, se non un movente “settario, dato che Sabri era solito frequentare i majalis (comunità religiosa della minoranza sciita)”.
Il gruppo LeJ ha radici nella provincia del Punjab e in passato ha compiuto numerosi attacchi in Balochistan, soprattutto contro gli sciiti. A fine ottobre il gruppo terrorista ha compiuto una delle più feroci stragi mai avvenute in Pakistan contro la scuola militare di Quetta, in cui sono morte 61 persone tra cadetti e guardie.
23/06/2016 16:46