22/02/2025, 11.30
AFGHANISTAN
Invia ad un amico

Kabul: il primo autobus per imprenditrici afghane

Nasce 'Brave Business in a Bus', un nuovo progetto di OTB Foundation e She Works for Peace per aiutare le donne afghane a costruire un futuro di indipendenza e dignità attraverso l’imprenditoria. Lo scopo è fornire formazione, supporto e strumenti concreti, nonostante le condizioni di estrema precarietà e povertà dell'Afghanistan di oggi. 

Kabul (AsiaNews) – In un contesto sempre più difficile per le donne afghane nasce Brave Business in a Bus (BBB), il primo incubatore mobile di imprenditoria femminile in Afghanistan. Il progetto, promosso da OTB Foundation in collaborazione con She Works for Peace (SWFP), si propone di offrire formazione, supporto e strumenti concreti a donne che vogliono avviare una micro-impresa, portando le risorse direttamente nei quartieri più poveri di Kabul.

L’iniziativa mira a raggiungere donne che vivono in condizioni di estrema precarietà, in un Paese in cui oltre il 90% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e dove le restrizioni imposte dal regime talebano hanno fortemente limitato l’accesso al lavoro e all’istruzione femminile.

"Brave Business in a Bus non è solo un’iniziativa che promuove l’imprenditoria femminile, ma una vera e propria opportunità di emancipazione per le donne in un contesto dove l’accesso alle risorse è estremamente limitato", spiega Arianna Alessi, vicepresidente di OTB Foundation. "In un Paese devastato da conflitti e restrizioni, queste donne sono la chiave per la rinascita sociale ed economica dell’Afghanistan".

Il programma, che nei primi sei mesi prevede di sostenere oltre 1.000 micro-imprese femminili, offre formazione gratuita, consulenze imprenditoriali e manageriali, assistenza tecnica e accesso a strumenti produttivi. Le partecipanti – molte delle quali madri, vedove o caregiver di persone disabili – potranno migliorare la gestione delle proprie attività attraverso corsi su marketing, contabilità, sviluppo del prodotto e gestione delle vendite.

Il progetto è stato ideato da Selene Biffi, esperta di cooperazione e fondatrice di She Works for Peace, un’organizzazione non-profit nata su richiesta delle donne afghane dopo la caduta di Kabul ad agosto 2021. "In un contesto così difficile, l’imprenditoria femminile diventa una chiave fondamentale per permettere alle donne afghane di riprendere in mano il proprio destino e, contestualmente, contribuire alla ricostruzione del tessuto economico e sociale locale", afferma Biffi. "Con Brave Business in a Bus stiamo offrendo loro una possibilità concreta di indipendenza economica e di crescita personale, nel pieno rispetto della loro dignità e dei loro sogni. Ogni passo che facciamo insieme è un segno di speranza e di resilienza".

L’idea di un incubatore mobile nasce dalla necessità di aggirare le forti restrizioni sulla mobilità imposte alle donne afghane. Spostandosi direttamente nei quartieri più emarginati, Brave Business in a Bus supera le barriere logistiche che impediscono a molte donne di accedere alla formazione necessaria per avviare una propria attività.

"In un contesto dove le opportunità di impiego sono altamente ridotte e al momento collegate a limitate aree quali l’istruzione primaria, la salute e l’imprenditoria a livello domestico, una delle poche possibilità è avviare piccole attività produttive da casa", sottolinea Alessi. "Tuttavia, senza una formazione adeguata e con un’alfabetizzazione spesso limitata, la creazione di una micro-impresa diventa una vera e propria sfida. Brave Business in a Bus offre una risposta concreta a queste difficoltà, portando il supporto dove è più necessario”.

OTB Foundation opera in Afghanistan da anni, sostenendo progetti dedicati alle donne e alle fasce più vulnerabili. Tra le sue iniziative spiccano "Pink Shuttle", il primo servizio di trasporto pubblico esclusivamente femminile a Kabul, e "Fearless Girls", che offre supporto legale e psicologico a bambine detenute nelle carceri minorili per aver tentato di sottrarsi a matrimoni forzati. La fondazione ha inoltre contribuito alla creazione di un orfanotrofio maschile nella capitale e ha recentemente inaugurato il primo orfanotrofio pubblico femminile nella provincia di Kapisa.

"La nostra missione è chiara: sostenere le donne afghane significa contribuire a creare le condizioni per un futuro in cui la dignità e i diritti di ogni donna possano essere finalmente rispettati, pur riconoscendo le sfide enormi che ancora oggi devono affrontare", aggiunge Alessi. "Brave Business in a Bus è un esempio tangibile di come l’educazione, l’inclusione economica e la solidarietà possano trasformare la vita di chi affronta le difficoltà più estreme".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Un aiuto telefonico per le micro-imprese domestiche delle donne afghane
19/12/2023 13:55
Selene Biffi e il pastificio che vuole riscrivere la storia delle donne afghane
22/12/2022 12:30
Selene Biffi, l’italiana indù che educa i giovani afghani con i fumetti
22/11/2016 12:39
Riyadh, abolito il divieto: le donne potranno guidare
27/09/2017 08:40
Karachi, Caritas Pakistan a sostegno dell’imprenditoria femminile cristiana
21/11/2015


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”