13/01/2015, 00.00
INDONESIA
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Jakarta: ministro per gli Affari religiosi difende l’insegnante accusata di “proselitismo”

Lukman Hakim Saifuddin interviene nella controversia sulla professoressa (musulmana) di Banda Aceh, che ha portato i suoi studenti in chiesa. Egli chiama l’ateneo, chiedendo che sia tutelata e non perda l’incarico. E nonostante le minacce di morte, invita l’insegnante a “restare calma” perché la vicenda sarà “affrontata nel modo più opportuno”.

Jakarta (AsiaNews) - Il ministero indonesiano per gli Affari religiosi è intervenuto nella controversia che si è scatenata attorno all'insegnante di Banda Aceh, "colpevole" agli occhi degli estremisti musulmani di "proselitismo" per aver accompagnato i propri studenti in una chiesa. Per questo gesto Rosnida Sari, di religione islamica, è stata oggetto negli ultimi giorni di una violenta campagna denigratoria e di minacce di morte; gruppi fondamentalisti le hanno anche "consigliato" di "abbandonare" il Paese. In realtà la donna voleva solo promuovere la conoscenza reciproca fra fedeli e il dialogo interreligioso, partendo proprio dalle scuole. 

Interpellata da AsiaNews l'attivista per il dialogo interreligioso Joan Elga Sarapung, dell'Interfidei Group, conferma che il ministro Lukman Hakim Saifuddin ha telefonato al rettore dell'Università islamica statale Ar-Raniry, chiedendogli di "intervenire" in difesa della docente. Il titolare del dicastero per gli Affari religiosi ha inoltre assicurato che la professoressa - insegna religione islamica - non sia cacciata dall'ateneo in seguito alla vicenda. 

Secondo quanto riferisce Sarapung, il ministro Saifuddin ha chiamato anche i vertici della polizia di Aceh, chiedendo loro di garantire protezione all'insegnante. Egli ha infine parlato con l'insegnante, chiedendole "restare calma" perché la faccenda "è stata affrontata nel modo più opportuno". 

A scatenare la controversia la decisione della professoressa di portare la classe a visitare una chiesa e incontrare un pastore protestante, diffondendo poi le immagini sul sito web dell'emittente australiana Abc; anonimi hanno montato una campagna tesa a screditare l'insegnante, accusandola (lei, musulmana) di voler "convertire" i giovani al cristianesimo. Il fatto è avvenuto nel novembre scorso, ma solo un mese più tardi ha assunto una rilevanza a livello nazionale diventando elemento di forte controversia. 

L'Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, è spesso teatro di attacchi o gesti di intolleranza contro le minoranze: cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. Nella provincia di Aceh - unica nell'Arcipelago - vige la legge islamica (shari'a), in seguito a un accordo di pace fra governo centrale e Movimento per la liberazione di Aceh (Gam), e in molte altre aree (come Bekasi e Bogor nel West Java) si fa sempre più radicale ed estrema la visione dell'islam.(MH)

 

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