Jakarta: l'ex presidente Megawati in tribunale contro l'elezione del figlio di Widodo
La figlia di Sukarno - leader del partito PDI-P, di cui faceva parte anche l'attuale presidente Joko Widodo - ha chiesto alla Corte costituzionale di poter testimoniare come "amicus curiae" nel caso legale che potrebbe impedire a Gibran Rakabuming Raka di ricoprire il ruolo di vice-presidente dopo la vittoria elettorale, ottenuta in tandem con il generale Prabowo Subianto.
Jakarta (AsiaNews) - L’ex presidente Megawati Soekarnoputri ha ieri depositato un’istanza presso la Corte costituzionale dell’Indonesia (MK) offrendosi come “amicus curiae”, una funzione che dà la possibilità di esprimere il proprio giudizio su una controversia legale, nel caso specifico, quella che riguarda i risultati delle elezioni elettorali che si sono tenute a febbraio. Secondo i commentatori, Megawati, leader del Partito democratico indonesiano di lotta (PDI-P), spera così di impedire a Gibran Rakabuming Raka ottenere l’incarico di vice-presidente.
Gibran è figlio dell’attuale presidente Joko Widodo (appartenente al PDI-P), ma alle elezioni si è candidato con il generale Prabowo Subianto, ministro della Difesa accusato di aver commesso una serie di crimini contro l'umanità durante la repressione delle rivolte per l’indipendenza di Timor Est tra gli anni ‘80 e ‘90. Gibran, inoltre, che ha 36 anni, ha potuto candidarsi solo grazie a una modifica della legge elettorale che impediva a coloro con meno di 40 anni di partecipare alla corsa elettorale. Nonostante ciò la coppia Prabowo-Gibran ha vinto le elezioni con una vittoria schiacciante, ottenendo il 58% delle preferenze, e dovrebbe assumere gli incarichi rispettivamente di presidente e vice-presidente a ottobre.
Dopo l’annuncio dei risultati elettorali, gli altri contendenti (le coppie Ganjar Pranowo-Mahfud Md, sostenuti dal PDI-P di Megawati, e Anies Baswedan-Muhaimin Iskandar) hanno iniziato una battaglia legale nel tentativo di ottenere la squalifica del figlio di Widodo, accusato di nepotismo e abuso di potere.
Anche quattro organizzazioni studentesche provenienti da diverse facoltà di giurisprudenza del Paese hanno organizzato manifestazioni e presentato domanda alla Corte costituzionale di poter rivestire il ruolo di amicus curiae: “Abbiamo presentato le richieste solo per testimoniare la nostra responsabilità morale e la nostra preoccupazione come studenti di legge per il processo elettorale presidenziale”, ha affermato una rappresentante degli universitari.
Nel documento presentato alla Corte da Hasto Kristiyanto, rappresentate del PDI-P, la figlia maggiore del primo presidente indonesiano Sukarno ha fatto appello al senso etico dei giudici, in quanto “la sentenza che ci si aspetta dalla MK potrebbe seriamente influenzare il futuro dello Stato e della nazione”.
Tuttavia, per l’avvocato della coppia Prabowo-Gibran, Habiburohmand, la mossa di Megawati non riuscirà a “influenzare seriamente la MK”, anche perché la richiesta di essere amicus curiae a suo giudizio rappresenta un illecito: “Megawati appartiene al PDI-P e proviene da uno dei due campi in causa, per questo la sua richiesta non è legittima”, ha spiegato Habiburohmand.
Anche secondo una parte dell’elettorato indonesiano, la causa legale è vista come un “espediente politico” da parte dei candidati che hanno perso le elezioni, i quali già nei mesi scorsi avevano sostenuto la creazione di una commissione parlamentare d’indagine sul processo elettorale. Un tentativo finito con un buco nell’acqua a causa della ritrosia dei partiti ad aprire un’inchiesta.
05/02/2024 13:13