Jakarta, lo Stato islamico dietro l’attentato al ministro Wiranto
L’accoltellamento segna il primo attacco dell’Is ad un funzionario del governo indonesiano. Gli esecutori dell’attacco sono marito e moglie. La vittima, 72 anni, ha riportato due profonde ferite all’addome ma le sue condizioni sono stabili. Per l’intelligence, gli islamisti vogliono colpire durante la prossima cerimonia di insediamento del presidente.
Jakarta (AsiaNews) – Dietro l’attentato al gen. Wiranto, ministro coordinatore per gli Affari politici, legali e di sicurezza, vi è un gruppo terroristico locale legato allo Stato islamico (Is). Il ministro è sopravvissuto all’attacco, i cui esecutori sono marito e moglie: Syahril Alamsyah, noto come Abu Rara, 31enne originario di Medan e Fitri Andriana, 21 anni, nata a Brebes (provincia di Central Java).
Wiranto è stato accoltellato da Abu Rara nel pomeriggio di ieri (foto), dopo esser sceso dalla sua auto al termine di una cerimonia presso la Mathla'ul Anwar Islamic Boarding School di Pandeglang (West Java). Il ministro si apprestava a raggiungere un eliporto per tornare a Jakarta. La vittima, 72 anni, ha riportato due profonde ferite all’addome ma è rimasto cosciente; ha ricevuto i primi soccorsi presso un ospedale del luogo, prima del trasferimento Gatot Subroto Army Hospital di Jakarta. Qui, ha subito un’operazione nella notte. Al momento, le sue condizioni sono stabili.
Durante l’attentato sono rimaste ferite in modo lieve altre tre persone: il capo della polizia locale e due assistenti. Abu Rara è stato arrestato dal personale di sicurezza subito dopo l’accoltellamento, mentre la moglie non è riuscita a colpire Wiranto grazie all’intervento degli agenti. In possesso dei due, le autorità hanno rinvenuto coltelli ed un paio di forbici. Già dopo poche ore, è emersa l’affiliazione della coppia ad una cellula di Jamaah Ansharut Daulah (Jad) con base a Bekasi (20km ad est di Jakarta). Lo ha annunciato in una conferenza stampa il gen. Budi Gunawan, a capo del Badan Intelijen Negara (Bin) – principale agenzia d’intelligence dello Stato.
Gunawan ha aggiunto che i servizi segreti seguivano i movimenti di Abu Rara da circa tre mesi. Lui e sua moglie avevano rapporti con cinque individui di Bekasi, arrestati di recente per aver pianificato un attentato dinamitardo. Il capo del Bin ha spiegato che è intenzione dei miliziani di Jad versare sangue durante la cerimonia di insediamento del presidente Joko “Jokowi” Widodo – al secondo mandato – e del suo vice Ma’aruf, in programma il prossimo 20 ottobre. “Vogliono condurre attentati suicidi tra la folla che prenderà parte alle manifestazioni di protesta”, ha dichiarato il generale.
L’accoltellamento di Wiranto segna il primo attacco dell’Is ad un funzionario del governo indonesiano. Ieri sera, Widodo ha ordinato agli investigatori di agire con fermezza e indagare a fondo sull’accaduto. Il presidente invitato la nazione a combattere insieme radicalismo e terrorismo, poiché solo attraverso “sforzi unitari” sarà possibile sconfiggere tali fenomeni. Widodo ha affermato che prenderà in considerazione la possibilità di chiedere alla polizia di rafforzare la sicurezza di tutti gli alti esponenti di governo.
Lo scorso maggio, le autorità hanno scoperto che Wiranto era uno degli obiettivi di un piano per assassinare i vertici della Sicurezza nazionale. Il mandante era l’ex generale Kivlan Zen, alleato politico di Prabowo Subianto – candidato sconfitto nelle ultime elezioni presidenziali. Il complotto è venuto alla luce l’indomani dei disordini che hanno sconvolto Jakarta tra il 21 ed il 22 maggio scorsi. Le violenze sono seguite alla pubblicazione dei risultati elettorali, che hanno sancito la sconfitta di Prabowo e la riconferma del presidente.
01/06/2018 08:33