Jakarta, causa pandemia proibiti i viaggi per l'Eid
Per il secondo anno consecutivo le autorità indonesiane hanno vietato il "mudik", il tradizionale ritorno dalla famiglia nelle regioni di provenienza in occasione della maggiore festività del calendario islamico. L'esodo di solito coinvolge milioni di persone. Viaggi proibiti dal 6 al 17 maggio. Il governo: "Speriamo che con le vaccinazioni avanzi l'immunità di gregge".
Jakarta (AsiaNews) – Per il secondo anno consecutivo gli indonesiani non potranno recarsi nelle loro città d'origine in occasione della festività dell'Eid. Le autorità del Paese hanno diffuso oggi un'ordinanza ufficiale che proibisce questo tipo di trasferimenti a causa della perdurante emergenza Covid-19.
L'esodo (mudik in indonesiano) coinvolge ogni anno milioni di persone. A Jakarta in questo periodo la popolazione cala da 13 milioni di abitanti a circa 3 o 4 milioni e le strade si svuotano.
Secondo l'ordinanza, il mudik quest'anno sarà proibito dal 6 al 17 maggio. Tutta la stagione dell'esodo è di solito un momento frenetico per la gestione del traffico, con funzionari in allerta per almeno due settimane prima e dopo il giorno dell'Eid. Le tariffe dei biglietti aerei salgono alle stelle e i centri commerciali sono affollati da milioni di persone che comprano vestiti e una grande varietà di cibo e bevande per accogliere gli ospiti o i membri della famiglia che giungono in visita nelle loro case.
Quest'anno si ripeterà, dunque, la stessa atmosfera del 2020. “L'ordine è arrivato direttamente dal presidente Joko Widodo, condiviso da un comitato ministeriale”, ha spiegato a Jakarta il ministro Muhadjir Effendy. Queste regole - ha aggiunto Effendy - andranno osservate in modo rigoroso da ogni indonesiano, siano dipendenti della pubblica amministrazione o lavoratori delle aziende private.
Adottando la decisione il 23 marzo, il comitato ministeriale ha citato l'urgenza che il programma nazionale di vaccinazioni raggiunga i buoni risultati sperati. “Speriamo che un certo livello di immunità di gregge - ha detto ancora Effendy - venga raggiunto adesso che le immunizzazioni sono in corso. Ma anche dopo il 17 maggio è consigliato alle persone di astenersi dai viaggi e da altre attività all'aperto”.
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