Jabalpur: estremisti indù attaccano cristiani in pellegrinaggio per il Giubileo
La denuncia ad AsiaNews del vescovo mons. Valan Arasu. I fedeli, un gruppo di 50 tribali, sacerdote e due suore erano in visita in alcune parrocchie della diocesi. Per due volte gli estremisti li hanno assaliti e provato a denunciare il prete per “conversione forzata”. L’intervento degli agenti a protezione dei pellegrini.
Delhi (AsiaNews) - Fondamentalisti indù attaccano un gruppo di cristiani in visita alle chiese, parte di un pellegrinaggio promosso dalla diocesi nel novero delle iniziative promosse nel 2025 in concomitanza con l’Anno giubilare. A denunciare ad AsiaNews la vicenda, in un quadro di crescente preoccupazione, è mons. Valan Arasu, vescovo di Jabalpur, nel Madhya Pradesh: “Ieri, 31 marzo, p. John Quadros, parroco di Mandla, e i suoi parrocchiani, un totale di 50 tribali adulti accompagnati da due suore, hanno viaggiato in autobus per un pellegrinaggio a varie chiese diocesi, nel novero degli eventi in programma per il Giubileo 2025. Mandla e Jabalpur - spiega il prelato - distano circa 90 km”.
Durante la prima tappa alla Holy Trinity Church di Jabalpur, prosegue il prelato, gruppi estremisti “li hanno avvicinati, accusandoli verbalmente di false conversioni e li hanno portati alla stazione di polizia di Omti. Dopo aver svolto le dovute indagini, la polizia non ha trovato nulla contro il parroco, poiché tutti i pellegrini erano venuti volontariamente, per questo li ha rilasciati permettendo loro di riprendere il cammino”.
Il gruppo è composto da cristiani tribali, i cui antenati si sono convertiti al cattolicesimo più di un secolo fa. Secondo le ricostruzioni, a sferrare l’attacco sono stati elementi legati al movimento radicale indù del Bajrang Dal, una organizzazione militante che forma l’ala giovanile del Vishva Hindu Parishad (Vhp), la cui ideologia è basata sull’Hindutva di matrice nazionalista e con un generale approccio di intolleranza verso le altre religioni.
Rilasciato dalla polizia, il gruppo ha proseguito secondo programma il cammino recandosi alla chiesa di san Tommaso a Ranchi. Tuttavia, gli attivisti del Bajrang Dal li hanno seguiti fino al luogo di culto, chiamando il sostegno di altri esponenti locali del movimento tanto da creare una folla che ha circondato i pellegrini, conducendoli a forza alla stazione di polizia della cittadina. A dispetto delle denunce e delle intimidazioni, anche qui le forze dell’ordine non hanno rinvenuto alcuna irregolarità o illecito nei confronti del sacerdote e dei pellegrini. Respinta al mittente anche la richiesta di formulare una denuncia e aprire un fascicolo (First Information Report, Fir) nei riguardi di p. Quadros. “Per garantire la sicurezza dei pellegrini, la polizia - spiega il vescovo - li ha trattenuti all’interno della stazione, mentre fuori la folla di estremisti si stava ingrossando”.
Intorno alle 14 di ieri p. Davis George, vicario generale (e parroco della cattedrale) assieme a p. George Thomas, procuratore diocesano, si sono recati in caserma per incontrare il gruppo. Tuttavia, alcuni esponenti del Bajrang Dal hanno avvicinato i sacerdoti, aggredendoli fisicamente e maltrattandoli verbalmente. “Fortunatamente - afferma il vescovo - gli agenti hanno protetto il prete e i pellegrini, trattenendoli all’interno della struttura per la loro sicurezza e incolumità”. Intorno alle 16.30, la polizia ha permesso ai sacerdoti e ai pellegrini di lasciare la stazione, riaccompagnandoli a Mandla.
Intanto il Bajrang Dal sta cercando di far registrare una denuncia contro i sacerdoti di Mandla in base alla legge sulle caste e tribù classificate (prevenzione delle atrocità). “Ogni cosa buona che la Chiesa cattolica fa viene accolta e strumentalizzata dall’opposizione. Tutto viene visto - conclude mons. Valan Arasu - attraverso la lente della conversione. Noi siamo qui per servire l’umanità, la conversione - conclude - è solo opera di Dio”.