22/04/2017, 09.07
INDIA
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Isole Andamane: Missionarie della Carità visitano famiglie, malati e moribondi

di Santosh Digal

Le suore di Madre Teresa sono arrivate nella capitale Port Blair nel 1994. Nell’arcipelago operano quattro missionarie. Assistenza a malati e moribondi nel momento del bisogno; sostegno ai poveri finanziando lo studio dei loro figli.

Port Blair (AsiaNews) – Aiutare le famiglie in difficoltà e far loro visita tutti i giorni; portare una parola di conforto a malati e moribondi e assisterli nel momento del bisogno; sostenere i poveri pagando la retta scolastica ai loro figli. È l’opera caritativa di quattro Missionarie della Carità (congregazione fondata da santa Teresa di Calcutta) nelle isole Andamane. Una di loro, suor Rose Ann, 50 anni, racconta ad AsiaNews l’impegno svolto ogni giorno in favore della popolazione locale. In particolare la suora sottolinea che lei e le consorelle non solo offrono sostegno materiale ma anche spirituale, perché ciò che conta è “sperimentare l’amore di Dio”.

Le suore di Madre Teresa sono arrivate nell’arcipelago indiano nel 1994, sbarcando a Port Blair. Oggi hanno creato due comunità, quella della capitale e un’altra a Diglipur. Suor Rose Ann riferisce: “Visitiamo le famiglie tutti i giorni. Aiutiamo i cattolici nelle preghiere. Facciamo comprendere loro l’importanza della Santa Eucaristia e del sacramento della Riconciliazione. Poniamo particolare attenzione alle famiglie con difficoltà e ai loro vicini. Li aiutiamo a perdonare e a ricevere il perdono, perché in questo modo possono sperimentare l’amore di Dio”.

A Diglipur le suore gestiscono una casa per malati e moribondi. “Quest’anno – continua – abbiamo accolto un uomo che era costretto a letto. Con la grazia del Signore e cure amorevoli, egli è guarito e ha ripreso a camminare. In seguito è tornato a casa felice”. Al momento la struttura accoglie 10 uomini e quattro donne. “Ospitiamo anche due genitori rimasti senza partner, con i loro sei figli. Li stiamo aiutando a costruire una casa. Diamo loro sostegno materiale e paghiamo l’istruzione dei bambini”.

Le missionarie possiedono anche una clinica mobile, in modo “da poter curare i malati nei villaggi più distanti. Essi vengono da noi per le medicine, si fidano molto delle nostre cure”.

Le suore visitano anche 13 comunità cristiane “di base”. “Qui abbiamo svolto una novena di preghiera e preparato le persone per la riconciliazione”. In altre tre comunità cattoliche le suore organizzano centri “in cui incoraggiamo i fedeli ad una vera devozione del cuore di Gesù e a recitare il Rosario in famiglia. Preghiamo con loro la coroncina della Divina misericordia, ascoltiamo i loro problemi e li sosteniamo dal punto di vista materiale in qualsiasi momento. Insegniamo il catechismo nei villaggi”. “Infine visitiamo gli ospedali – conclude suor Rose Ann –, parliamo con i pazienti e preghiamo con loro per un veloce recupero. Li aiutiamo ad accettare la sofferenza come dono di Dio”.

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