India, entra in vigore la tassa unica sulle merci: ‘diffuso rischio di corruzione’
Il Parlamento approva la “Good and Service Tax”. Nuove regole sul passaggio delle merci tra gli Stati e quattro livelli di imposte. Ministro delle Finanze assicura una crescita del 2%. Le dichiarazioni dei partiti solo “speculazioni politiche”. “Se non c’è una forte opposizione, alla fine la gente si abituerà a pagare di più”.
New Delhi (AsiaNews) – Il Parlamento dell’India ha approvato la più grande riforma fiscale della storia del Paese. Dallo scorso primo luglio è entrata in vigore la “Good and Service Tax” (Gst), una nuova tassa che uniforma il sistema di prelievo fiscale da parte degli Stati. Finora ogni amministrazione locale poteva imporre tasse autonome, generando una babele di imposte che rallentavano il flusso economico e rendevano difficili le esportazioni. Invece con la nuova normativa, ha assicurato il ministro delle Finanze Arun Jaitley, “l’economia crescerà del 2%”. Una fonte locale di AsiaNews ritiene però che la “legge possa generare un nuovo tipo di corruzione. Infatti sono i revisori dei conti che controllano la reale applicazione delle tasse da parte dei commercianti. C’è il rischio che negozianti e revisori si mettano d’accordo. Il governo lo sa. Per questo il premier ha voluto incontrare migliaia di funzionari statali e ha chiesto loro di essere onesti e di non imbrogliare la gente”.
Nell’immediato la norma potrebbe produrre un aumento dei prezzi. “C’è da aspettarsi – continua la fonte – che i commercianti tenderanno a non riversare sui prodotti il rincaro delle tasse, per evitare di perdere i clienti, ma punteranno a creare intese con revisori del fisco, che sono quelli che rilasciano i certificati del buon andamento dell’esercizio commerciale”.
La legge sulla riforma fiscale era stata introdotta lo scorso agosto 2016 dalla Rajya Sabha, la Camera alta indiana, e attendeva la conferma della Lok Sabha (Camera bassa). Essa crea un mercato comune delle merci tra i vari Stati e prevede imposte di quattro livelli in base alle singole merci, cioè 5%, 12%, 18% e 28%. La norma è passata durante una speciale seduta “di mezzanotte”, che ha visto contrapposti governo e opposizioni. Il primo, ha rimarcato la portata storica della riforma, che sostituisce il sistema in vigore dal 1950; i secondi hanno sottolineato i rischi per la popolazione.
Infatti gli esperti ritengono che nel breve periodo aumenteranno i prezzi dei beni al consumo, mentre i benefici si avvertiranno solo dopo un lungo aggiustamento. Secondo la fonte, “le dichiarazioni dei politici rientrano nella classica dialettica tra le parti. Si tratta solo di speculazioni politiche, perché ancora nessuno sa quali effetti avremo”. Piuttosto, aggiunge, “ciò che è certo è che la gente si abituerà a pagare di più, come è avvenuto nel caso della demonetization”. La fonte locale si riferisce al bando delle banconote da 500 e 1000 rupie deciso lo scorso novembre dal primo ministro Narendra Modi. Volta a ridurre la contraffazione di moneta, la norma “a sorpresa” ha gettato la popolazione nel caos più totale, costringendola a lunghe file per scambiare le vecchie monete. Per settimane in tutto il Paese ci sono state proteste, persino con gravi episodi di violenza. Le critiche erano dirette contro il governo, colpevole di non aver considerato le fasce più povere e le popolazioni rurali, abituate a pagare in contanti proprio con le banconote eliminate. “Ma quelle manifestazioni – sostiene – si sono risolte in un nulla di fatto perché la resistenza era debole. Lo stesso potrebbe avvenire anche adesso. Grandi lamentele e clamore all’inizio, che poi si attenuano nel momento in cui non se ne parla più e la gente si abitua a pagare”.
Gli effetti positivi di quel bando sono ancora lontani, mentre è certo che esso ha provocato un crollo della crescita per l’anno in corso. Gli esperti si aspettano che anche la nuova tassa provocherà disagi nell’immediato, anche se ancora non è stata pubblicata una lista completa dei prelievi fiscali aggiornati. In base ai pochi dati diffusi, a Mumbai le tasse saranno più salate per i ristoranti, i soggiorni in hotel, l’acquisto di una casa o di gioielli. Il pernottamento in un hotel costerà il 18% in più per colore che sceglieranno camere climatizzate e il 12% in più per quelle senza aria condizionata. Per gli immobili in costruzione, gli acquirenti pagheranno il 18% in più; per i gioielli, l’Iva sarà del 3% (contro l’1,2% attuale).
01/02/2019 15:22
12/07/2018 08:52