Incendi negli ospedali indiani: strutture inadeguate, non fatalità
Una nuova tragedia ieri ha provocato 7 morti a Dindigul nel Tamil Nadu, il mese scorso il caso dei dieci neonati uccisi dalle fiamme in Utaar Pradesh. Almeno 11 gravi incidenti con più di 100 morti negli ultimi cinque anni. Le cause sono sempre le stesse: uscite di sicurezza mal progettate, mancata verifica del carico elettrico, imprudenze nello stoccaggio dei materiali combustibili. E la giustizia è lenta a perseguire i responsabili.
Delhi (AsiaNews) - Sette persone, tra cui un bambino di tre anni, sono morte nell'incendio di un ospedale privato a Dindigul, nello Stato del Tamil Nadu, nella serata di giovedì 12 dicembre. Le fiamme - probabilmente originate da un corto circuito - hanno avvolto l’intera struttura, specializzata nell’ortopedia. Le squadre di soccorso hanno liberato sei persone che erano rimaste intrappolate in un ascensore dopo aver respirato i fumi dell’incendio: sono state portate in altre strutture per trattare la grave l’intossicazione.
Gli incendi nelle strutture sanitarie non sono purtroppo un fatto isolato in India. Appena un mese fa il Paese era stato profondamente scosso dalla morte di 10 neonati causata dalle fiamme sprigionatesi nell’ospedale universitario di Jhansi, nello Stato dell’Uttar Pradesh. In quell’occasione il quotidiano Indian Express aveva analizzato le cause e le conseguenze di 11 gravi incendi ospedalieri verificatisi negli ultimi cinque anni, che hanno causato complessivamente 107 vittime. Tranne un caso risalente all'inizio dell'anno, in tutti gli altri gli accusati per gravi negligenze - proprietari o direttori di ospedali - si trovavano a piede libero su cauzione e in sette casi le loro cause giudiziarie si stanno trascinando.
Secondo il Times of India, Delhi ha registrato ben 66 incendi di ospedali negli ultimi due anni, 30 nel 2022 e 36 nel 2023. L'ultimo incendio è avvenuto il 25 maggio 2024, quando 7 neonati hanno perso la vita nelle fiamme all’ospedale neonatale privato nella zona di Vivek Vihar, a est di Delhi. In quel caso la struttura operava con una licenza scaduta, non disponeva di medici qualificati e non aveva ottenuto la necessaria autorizzazione dai Vigili del Fuoco.
In generale i funzionari sottolineno la complessità dell'evacuazione dei pazienti, soprattutto negli ospedali pediatrici: molti non dispongono di infrastrutture adeguate, come scale più ampie e compartimentazioni per una rapida evacuazione. Le indagini sugli incendi individuano praticamente sempre gli stessi fattori incriminanti: uscite di sicurezza mal progettate, mancata verifica del carico elettrico, uso irrazionale dell'ossigeno e mancata osservanza dei protocolli per lo stoccaggio di materiali combustibili. Di qui l’urgenza di misure di sicurezza adeguate e di un monitoraggio più severo per prevenire simili tragedie in futuro.
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