Il veto di Trump più forte del Senato: via libera alla vendita di armi ai sauditi
La votazione era incentrata sulle munizioni a guida di precisione e altre attrezzature. La prima si è conclusa con 45 voti a 40; le altre due hanno indicato un risultato analogo. Per ribaltare il veto servivano i due terzi. Secondo i critici le armi vengono utilizzare dai sauditi contro i civili nella guerra in Yemen.
Washington (AsiaNews/Agenzie) - Nella notte il Senato Usa ha fallito nel suo ultimo tentativo di bloccare la controversa vendita di armi per oltre 8 miliardi di dollari all’Arabia Saudita che, secondo i critici, vengono usate contro da Riyadh i civili nella guerra in Yemen. Nei giorni scorsi il presidente Donald Trump aveva utilizzato il potere di veto per superare mozioni bipartisan delle due camere del Congresso, che cercavano in ogni modo di impedire la finalizzazione del contratto.
Secondo la Casa Bianca, interrompere il contratto di fornitura avrebbe “indebolito” la “competitività” degli Stati Uniti sul mercato globale. Una cancellazione della vendita di armi, ha aggiunto il presidente la scorsa settimana, avrebbe potuto danneggiare le relazioni americane con gli alleati nella regione mediorientale in un periodo di forti tensioni con Teheran.
Il voto parlamentare era incentrato sulla vendita di munizioni a guida di precisione prodotto dalla Raytheon Co, insieme ad altre attrezzature analoghe. Negli ultimi mesi l’opinione verso Riyadh è cambiato in seguito all’assassinio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi, avvenuto il 2 ottobre scorso nel consolato saudita di Istanbul.
Tornando al voto, un certo numero di parlamentari - compreso un manipolo di Repubblicani al Senato - affermano che non vi sono motivazioni legittime per aggirare il Congresso. Nel primo voto di ieri, cinque Repubblicani hanno optato per ribaltare la decisione del presidente, fiancheggiando i colleghi democratici per un risultato complessivo di 45 a 40. Altri 15 senatori si sono astenuti.
Altre due votazioni hanno determinato un esito similare; per ribaltare il veto servivano i due terzi dei voti del Congresso.
A maggio l’amministrazione Trump aveva annunciato il completamento delle procedure per la vendita di armi all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabia Uniti. Il presidente Trump aveva emesso una dichiarazione di emergenza nazionale, per poter proseguire con la vendita. Egli aveva sbandierato la minaccia iraniana, nel contesto di una escalation in seguito al ritiro dall’accordo nucleare (Jcpoa) nel maggio 2018, per giustificare le proprie scelte.
25/07/2019 08:47
14/12/2018 08:47