Il sudcoreano 'Parasite' trionfa agli Oscar
Il film si aggiudica quattro premi, tra cui il più ambito, come miglior film. Nuovo trionfo dell’industria coreana dell’intrattenimento. Il racconto di una storia umana in un Paese sempre più lacerato dalle divisioni sociali.
Los Angeles (AsiaNews/Agenzie) - "Parasite", la pellicola del regista sudcoreano Bong Joon-ho, trionfa alla 92esima notte degli Oscar a Los Angeles portando a casa quattro statuette: miglior film, film internazionale, regia e sceneggiatura.
È la prima volta nella storia della kermesse cinematografica Usa che un film non in lingua inglese si aggiudica il premio più ambito. Ed è la prima volta dal 1955 che un regista viene premiato per lo stesso film sia agli Oscar sia al Festival di Cannes.
La vittoria di "Parasite" segna un altro grande successo per l’industria sudcoreana dell’intrattenimento, già consacrata dal boom planetario del K-pop, la musica “pop” coreana.
Al momento dell’accettazione della statuetta per la miglior regia, Bong ha dichiarato che sognava questo giorno da quando aveva 12 anni, e di aver studiato il cinema di Martin Scorsese e Quentin Tarantino, i grandi sconfitti della serata.
Il regista sudcoreano si è imposto a livello internazionale nel 2003 con il film "Memories of Murder", vincendo il Torino Film Festival. Nel 2006, il suo "The Host" sbanca al botteghino nazionale e nel 2011 presiede la giuria al Festival di Cannes.
"Parasite" è la sua settima opera. Una cruda commedia satirica che contrappone le vite di due famiglie a Seul: una agiata e una povera. Il divario tra classi sociali è un tema che sta emergendo con forza nel dibattito nazionale del ricco Paese asiatico. Secondo un recente studio del giornale Hankyoreh, i giovani sudcoreani della provincia trovano maggiori difficoltà nell’affermarsi socialmente ed economicamente rispetto ai coetanei delle città.