Il Vaticano agli indù per Diwali: 'Promuoviamo l'armonia nella diversità'
Il messaggio del Dicastero per il dialogo interreligioso alle comunità indù che in queste ore celebrano la festa delle luci: "Riempia i vostri cuori di pace. Contro il fondamentalismo religioso, l'estremismo, il fanatismo, il razzismo e l'ipernazionalismo, tutti lavorino per abbattere gli stereotipi e promuovere il rispetto".
Città del Vaticano (AsiaNews) - “Dato l'immenso potenziale che le religioni hanno nel creare condizioni favorevoli all'armonia nella società, tutti i responsabili religiosi hanno il sacro dovere di incoraggiare i loro adepti a lottare per l'armonia”. È l’impegno comune che il Dicastero per il dialogo interreligioso sottolinea cristiani e indù nell’annuale messaggio in occasione di Diwali, la festa delle luci che il mondo induista celebrerà nelle prossime ore. Il testo - firmato dal card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, prefetto dell’organismo vaticano, e dal segretario mons. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage - porta il titolo “Indù e cristiani: promuovere l’armonia in mezzo alle diversità e malgrado le differenze”.
“Possa Dio, fonte della luce, riempire le vostre menti e i vostri cuori di pace e gioia, e le vostre famiglie e comunità di grazia e felicità”, è l’augurio rivolto dal Vaticano a tutti gli indù.
“Le nostre città e nazioni stanno diventando sempre più eterogenee - ricordano i responsabili del Dicastero per il dialogo interreligioso -. Persone di culture, religioni, etnie, lingue e ideologie diverse vivono fianco a fianco, per scelta o per caso, in quasi tutto il mondo. Questa diversità è vista da molti come una grande fonte di crescita, apprendimento e arricchimento reciproci. Allo stesso tempo, in alcune parti del mondo, essa viene anche rifiutata perché è vista come una potenziale minaccia all'armonia, suscettibile addirittura di sfociare in un conflitto".
Preoccupato da questo problema, il dicastero propone alcune riflessioni su come cristiani e induisti possano promuovere l'armonia. “Nel disegno divino – si legge ancora nel messaggio - la diversità e le differenze non sono intese come una minaccia per l'esistenza di nessuno, ma come un dono per una coesistenza armoniosa”. Purtroppo, però, questa visione divina “è soppiantata da ideologie che favoriscono l'esclusione, la discriminazione e il conformismo sia a livello individuale che collettivo. Il fondamentalismo religioso, l'estremismo, il fanatismo, il razzismo e l'ipernazionalismo in diverse parti del mondo sono alcuni esempi di ideologie che distruggono l'armonia e danno origine al sospetto, al pregiudizio, alla diffidenza, all'odio e alla paura tra le persone, impedendo loro di creare legami che sostengano la fraternità umana e l'amicizia sociale”.
Di qui l’urgenza di riscoprire il disegno divino sull'umanità, alimentando la fraternità, come indicato da papa Francesco nel suo recente viaggio apostolico in Asia: “Tutti devono lavorare per abbattere gli stereotipi, promuovere l'empatia, la sensibilità e il rispetto per chi è diverso da noi. Dobbiamo anche promuovere il dialogo a tutti i livelli per raggiungere una maggiore consapevolezza, comprensione e apprezzamento della ricchezza della diversità e delle differenze”.
“Come credenti radicati nelle nostre rispettive tradizioni religiose e come persone che condividono l'impegno di rafforzare la coesistenza armoniosa nella società - conclude il messaggio - possiamo noi, cristiani e indù, allearci con le persone di altre tradizioni religiose e con le persone di buona volontà, fare tutto il possibile per promuovere l'armonia in mezzo alla diversità”.