27/06/2024, 08.44
ASIA CENTRALE
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Il 'rinascimento energetico' del Kazakistan

di Vladimir Rozanskij

Il ministero dell’energia di Astana prevede di raggiungere entro i prossimi decenni un volume di 23-27 milioni di tonnellate annue di petrolio prodotto. A fronte di una continua crescita dell’economia tra Asia centrale, meridionale e sud-occidentale, un’area dove vivono 430 milioni di persone e sempre di più si usano le automobili.

Astana (AsiaNews) - Il vice-ministro dell’energia del Kazakistan, Erlan Akkenženov, ha presentato nuovi progetti per la modernizzazione delle infrastrutture energetiche del Paese, che negli ultimi anni ha mostrato grandi progressi, con l’ambizione di svolgere un ruolo di guida e di traino per tutta la regione dell’Asia centrale, inserendosi in strategie a lungo termine a livello globale. Il Minenergo, il ministero dedicato a questi scopi, ha molto migliorato i suoi indicatori nell’ultimo anno, anche nella digitalizzazione di tutte le procedure e nel livello di trasparenza in questo settore cruciale per l’economia kazaca.

Uno degli elementi fondamentali della strategia governativa in questo campo è l’ampliamento delle possibilità degli impianti petroliferi, come spiega Akkenženov, per cui l’azienda di Šymkent raddoppierà il suo potenziale da 6 a 12 milioni di tonnellate entro il 2030, ciò che permetterà di soddisfare la domanda crescente all’interno del Paese, e anche ad elevare i fattori dell’esportazione. Anche l’analogo complesso di Atyrau conoscerà una simile trasformazione, e nel complesso la lavorazione del petrolio verrà aumentata fino al 77%, con un incremento di 400mila tonnellate di benzina all’anno, 300mila di carburante diesel e 220mila di quello reattivo, rafforzando l’autonomia energetica del Kazakistan, che negli ultimi tempi era piuttosto in affanno, e il suo ruolo sull’arena internazionale.

La creazione di una piattaforma elettronica che elabora automaticamente le richieste e le formulazioni grafiche delle consegne di petrolio, ha elevato in modo significativo la trasparenza e l’efficienza dell’intera amministrazione, come ha illustrato il vice-ministro: “i destinatari delle partite petrolifere possono compilare per tempo tutta la documentazione, questo riduce al minimo i rischi e fa aumentare la fiducia nel sistema”, superando i disagi che avevano portato a manifestazioni di protesta in tutto il Paese, con il blocco di molti servizi.

Va rilevato che nelle condizioni di cambiamenti geopolitici e incertezze sui mercati internazionali, le compagnie energetiche del Kazakistan stanno molto diversificando le direttrici d’esportazione del petrolio. Le possibilità tecniche del trasporto del petrolio kazaco attraverso il sistema della compagnia per azioni Transneft in Germania, e il transito attraverso l’oleodotto dell’Azerbaigian hanno aperto molte nuove prospettive di sviluppo. Anche con la Russia sono stati firmati protocolli di trasporto del petrolio attraverso il territorio del Kazakistan e della Cina, ciò che garantisce un traffico fino a 10 milioni di tonnellate annue.

Le competenti autorità kazache sono molto ottimiste sulle possibilità di crescita ulteriore, considerando anche che le previsioni danno un aumento della popolazione dagli attuali 23,5 milioni di abitanti fino a 27,7 milioni entro il 2050, ciò che farà continuamente aumentare la domanda di produzione petrolifera. Il ministero dell’energia prevede di lavorare per raggiungere entro i prossimi decenni un volume di 23-27 milioni di tonnellate annue, per soddisfare le esigenze di tutta la popolazione.

In generale si osserva una continua crescita dell’economia tra Asia centrale, meridionale e sud-occidentale, un’area dove vivono 430 milioni di persone e sempre di più si usano le automobili, allargando ulteriormente le prospettive per la produzione petrolifera kazaca, che per questo intende assurgere al ruolo di leader della regione. Come conclude Akkenženov, “tutto questo permetterà al nostro Paese di rispondere adeguatamente alle sfide globali, assicurando un costante progresso e un significativo miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini, una vera rinascita energetica ed economica”.

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