29/06/2018, 07.09
INDONESIA-ISRAELE
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Gli indonesiani possono tornare in Israele. Jakarta: ‘Nessun colloquio segreto’

Tel Aviv ne aveva vietato l'entrata. L'Indonesia ha accettato a sua volta di annullare una moratoria. In seguito alle violenze di Gaza, Jakarta aveva respinto decine di turisti israeliani senza fornire motivazioni. Due settimane fa, la visita in Israele di un importante religioso indonesiano ha scatenato l’ira degli islamisti.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Il governo israeliano ha revocato il divieto d’ingresso ai viaggiatori indonesiani. Jakarta nega che la decisione sia seguita a colloqui diplomatici segreti con Tel Aviv, smentendo indiscrezioni trapelate da fonti governative israeliane.

Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato ieri che il divieto è caduto dopo che l'Indonesia ha accettato a sua volta di annullare una moratoria sulla concessione di visti agli israeliani. Il Times of Israel cita un portavoce del ministero, che sul suo account Twitter aveva suggerito come i “taciti contatti” tra i due Paesi avessero portato alla fine della crisi diplomatica. Arrmanatha Nasir, rappresentante degli Esteri di Jakarta, ha però sconfessato tale versione dei fatti: “Non vi sono stati colloqui sulla questione dei visti”.

A fine maggio scorso, il governo di Tel Aviv aveva annunciato uno stop al rilascio dei visti per i visitatori provenienti dall’Indonesia, a partire dal 9 giugno. In seguito alle proteste degli operatori turistici, l’entrata in vigore del provvedimento è stata rimandata al 26 dello stesso mese. La decisione sarebbe stata una rappresaglia israeliana per la presunta decisione di Jakarta di impedire l'ingresso ai suoi cittadini, in risposta alle violenze avvenute a Gaza.

L’Indonesia aveva espresso dure critiche per l’uccisione di oltre 100 palestinesi durante le proteste che hanno seguito il trasferimento a Gerusalemme della rappresentanza diplomatica Usa. Le autorità indonesiane hanno confermato di aver respinto decine di turisti israeliani, ma si sono rifiutate di rivelare le motivazioni.

La riapertura delle frontiere israeliane avviene due settimane dopo la visita nel Paese di Yahya Cholil Staquf, importante religioso islamico e membro del Consiglio consultivo del presidente indonesiano Joko Widodo. Esponente di Nahdlatul Ulama (Nu), principale organizzazione musulmana moderata d'Indonesia (oltre 60 milioni di iscritti), egli si è recato in Medio oriente lo scorso 14 giugno su invito del Comitato ebraico americano; ha tenuto una presentazione e si è incontrato con il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv.

In Indonesia, la visita ha suscitato le dure critiche dei movimenti islamici radicali. Il religioso ha risposto che il suo era un viaggio informale per testimoniare “il sostegno indonesiano alla causa palestinese”.

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