Ginevra, slittano al 23 febbraio i colloqui di pace Onu sulla Siria
L’inviato speciale delle Nazioni Unite conferma che “le lettere” ufficiali di invito sono partite e le delegazioni “arriveranno attorno al 20 febbraio”. Dietro l’ulteriore rinvio la necessità di garantire più tempo alle opposizioni per prepararsi agli incontri. Domani ad Astana nuovo incontro fra emissari di Assad e leader ribelli.
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) - L’inizio dei negoziati di pace Onu sulla Siria, in programma in un primo momento il prossimo 20 febbraio a Ginevra (in Svizzera), è fissato per il 23 del mese. È quanto hanno affermato ieri i collaboratori dell’inviato speciale delle Nazioni Unite Staffan de Mistura, secondo cui “le lettere” ufficiali di invito sono state spedite e “le delegazioni arriveranno attorno al 20 febbraio”.
In una nota Yara Sharif, portavoce di de Mistura, conferma che “l’inizio formale dei negoziati è previsto per il prossimo 23 febbraio”.
Alla fine del mese scorso, durante un incontro pubblico a New York, l’inviato speciale Onu per la Siria aveva già annunciato un primo slittamento dei colloqui, il cui inizio era previsto per l’8 febbraio. Dietro il rinvio, la necessità di garantire più tempo all’opposizione siriana per prepararsi agli incontri di Ginevra.
Il 12 febbraio il principale movimento che si oppone al presidente Bashar al-Assad aveva annunciato i 21 nomi della delegazione, chiamati a sedersi al tavolo delle trattative insieme alla rappresentanza del governo siriano e i mediatori Onu.
In passato si sono svolti già due colloqui “indiretti” nella città svizzera fra governo e rappresentanti (all’estero) delle opposizioni. Da questi incontri sono emerse generiche dichiarazioni di intenti e annunci di cessate il fuoco che, in realtà, non sono mai stati rispettati sul campo.
Intanto la diplomazia internazionale si muove su diversi fronti: la Russia e l’Iran, vicini al governo di Damasco, e la Turchia, un tempo alleata ai ribelli, hanno promosso un nuovo round di colloqui fra emissari di Assad e leader dei gruppi armati ad Astana, capitale del Kazakistan, per il 15 e 16 febbraio. Il mese scorso Mosca, Teheran e Ankara sono riusciti, per la prima volta, a riunire attorno a un tavolo dall’inizio della guerra nel 2011 gli esponenti dei due fronti.
Tuttavia, non si è registrata sinora una vera svolta in grado di determinare un percorso futuro di pace e di normalizzazione del Paese.
04/12/2017 12:13