26/09/2024, 09.24
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Giappone: 88enne assolto dopo quasi cinquant'anni nel braccio della morte

Le notizie di oggi: Stati e Uniti e Francia chiedono tregua di 21 giorni in Libano dopo il Consiglio di sicurezza Onu. Dal Fondo monetario internazionale nuovo prestito da 7 miliardi di dollari al Pakistan. La Biblioteca Vaticana esporrà proprie opere in una mostra allestita nel terminal dell'aeroporto saudita dove sbarcano i pellegrini che vanno alla Mecca. In Kazakistan nuove recinzioni al palazzo presidenziale per rendere impossibili manifestazioni.

GIAPPONE

Un tribunale giapponese ha assolto Iwao Hakamata, un ex pugile professionista di 88 anni, decenni dopo essere stato condannato a morte per un caso di quadruplice omicidio nel 1966. Hakamat ha trascorso quasi mezzo secolo dietro le sbarre prima che nuove prove lo facessero uscire di prigione nel 2014. Il suo caso segna la quinta volta, in Giappone dal dopoguerra, che nuovi processi si concludono con l'assoluzione dopo una condanna alla pena di morte. Ci sono voluti più di nove anni per riaprire il caso dopo che il tribunale distrettuale di Shizuoka gli aveva concesso un nuovo processo nel 2014. Il fulcro del nuovo processo era l'affidabilità della prova principale - cinque capi d'abbigliamento che avrebbe indossato durante l'incidente: l'Alta Corte di Tokyo aveva stabilito nel marzo dello scorso anno che c'era una forte possibilità che fossero stati piazzati dagli investigatori. Commentando la notizia l'arcivescovo di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi ha rinnovato l'appello della Chiesa cattolica giappponese ad abolire la pena di morte nel Paese.

LIBANO-ISRAELE

Gli Stati Uniti, la Francia e nove alleati tra cui l'Unione Europea, l'Italia, il Giappone e l'Arabia Saudita hanno chiesto un immediato cessate il fuoco di 21 giorni tra Israele e Hezbollah in Libano, esprimendo anche il loro sostegno per una tregua a Gaza. La richiesta è contenuta in una dichiarazione congiunta dei Paesi diffusa dalla Casa Bianca dopo la riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul Libano tenutasi ieri. Nella note intanto sono continuati i raid israeliani che secondo fonti sanitarie libanesi hanno provocato la morte di almeno alter 72 persone.

VIETNAM-STATI UNITI

A margine dell’Assemblea generale dell’Onu in corso a New York il presidente del Vietnam To Lam - che oggi è anche segretario del Partito comunista vietnamita – ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Un alto funzionario statunitense ha dichiarato che i due hanno discusso di come accelerare la partnership strategica concordata lo scorso anno. Secondo quanto riferito all’agenzia di stampa vietnamita To Lam ha detto a Biden che il suo Paese “continuerà ad attuare con fermezza la sua politica estera di indipendenza, autosufficienza, multilateralismo e diversificazione”. A New York il president vietnamita ha anche incontrato rappresentanti di grandi aziende statunitensi, tra cui Meta.

PAKISTAN

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha approvato un nuovo prestito di 7 miliardi di dollari per il Pakistan che non riesce a uscire dalla sua crisi economica. Il Paese riceverà immediatamente il primo miliardo di dollari, mentre il saldo sarà erogato nei prossimi tre anni. Il Pakistan ha ottenuto più di 20 prestiti dal FMI dal 1958 e attualmente è il quinto più grande debitore dell’istituzione finanziaria.

VATICANO-ARABIA SAUDITA

La Biblioteca Apostolica Vaticana ha annunciato che dal 25 gennaio al 24 maggio 2025 diverse opere provenienti dalle sue collezioni saranno esposte alla sezione AlMadar dell’Islamic Arts Biennale che verrà allestita presso il terminal Hajj dell’aeroporto di Jedda, da cui ogni anno transitano milioni di viaggiatori diretti verso La Mecca. L’esposizione offrirà una rappresentazione sfaccettata dell’arte dei numeri in tutti i suoi aspetti, dalle origini in natura alle infinite applicazioni nell’ambito della cultura islamica, ai progressi matematici, alla mappatura terrestre e celeste, alla navigazione e al commercio, ai riti e alla vita spirituale.

RUSSIA-TURCHIA

La Turchia, terza acquirente mondiale del petrolio russo, ha ridotto drasticamente le importazioni a causa principalmente di lavori di ristrutturazione dell’industria petrolifera Star nei pressi di Izmir, che lavora il 45% del petrolio importato. È scesa a meno di 200 mila barili al giorno rispetto ai 400-450 di tre mesi fa. Solo tra due mesi - alla fine dei lavori - si vedrà se il commercio petrolifero verrà ripristinato nelle misure precedenti.

KAZAKISTAN

Una nuova recinzione è stata posta sul territorio attorno all’Akorda, il palazzo presidenziale di Astana in Kazakistan, e ormai se si chiudono i cancelli diventa impossibile avvicinarsi e perfino passeggiare sul pittoresco lungofiume dell’Esil, rendendo inaccessibile l’intero centro amministrativo della capitale per evitare qualunque possibile manifestazione nei paraggi.

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