Forum della gioventù ortodossa: il patriarca, i giovani russi e il futuro
All’incontro annuale, alla sua terza edizione, è intervenuto il patriarca Kirill. Iniziative giovanili nel settore agricolo, nell’architettura, design e alta tecnologia, ma anche nell’artigianato e nell’arte, l’istruzione, la cultura e lo sport. L’importanza del volontariato. Il messaggio d’augurio di Vladimir Putin.
Mosca (AsiaNews) - Il 23 agosto si è tenuto nella capitale il III Forum della gioventù ortodossa, sul tema “Passato, presente e futuro”, con l’intervento del patriarca di Mosca Kirill (Gundjaev). La manifestazione si svolge nei padiglioni della grande Fiera di Mosca VDNK, ed è organizzata dal Dipartimento sinodale per i giovani con la partecipazione del comune di Mosca.
Il Forum raduna giovani provenienti dalle varie regioni della Russia, e anche da Paesi stranieri. Si tiene regolarmente dal 2016, con dibattiti e testimonianze, mostre e spazi d’incontro e perfino una sezione interattiva con esposizioni tematiche e vari strumenti di scambio e confronto anche a distanza.
Sono stati presentati al Forum oltre 50 progetti sociali, con iniziative giovanili nel settore agricolo, nell’architettura, design e alta tecnologia, ma anche nell’artigianato e nell’arte, l’istruzione, la cultura e lo sport. Particolare attenzione è stata rivolta ai programmi di volontariato, anche perché il 2018 è stato dichiarato in Russia “anno del volontario”.
Il patriarca Kirill ha visitato gli spazi espositivi, a partire proprio dalla sezione sul volontariato, dove i giovani hanno illustrato le proprie proposte e spiegato come aderire alle varie iniziative. Nella sezione sull’Era digitale il patriarca si è intrattenuto con gli autori del sito internet Batjushka online, il “preti online” russo, a cui partecipano oltre 150 sacerdoti ortodossi da tutto il mondo. Nella sezione sulla Missione il capo degli ortodossi russi ha visitato l’unica “chiesa-autobus” di Russia, che dà la possibilità di avvicinarsi alle funzioni religiose anche agli abitanti dei villaggi più remoti.
Nell’area dedicata allo sport si è svolto un dibattito tra il patriarca e uno sportivo disabile, Maksim Abramov di San Pietroburgo. Kirill ha posto al collo di quest’ultimo una speciale crocetta, preparata dai ragazzi della sezione Master Class: il ragazzo 14enne aveva perso entrambe le gambe nell’incendio della propria casa, ma riesce a eccellere nel nuoto, nel football e nello skateboard. Molto apprezzate anche le suggestioni giovanili sull’architettura di nuove chiese, ma anche le produzioni agricole e le ricette gastronomiche.
Intervenendo poi nel salone delle conferenze, il patriarca di Mosca ha rivolto un breve saluto e risposto alle domande dei giovani presenti, e anche a quelle più interessanti giunte tramite un portale internet dello stesso Forum, dove sono arrivate oltre 1000 domande. Al problema dell’indifferenza e apatia delle giovani generazioni, Kirill ha suggerito di rispondere “ponendosi sempre dei nuovi obiettivi”, cercando dentro di sé il desiderio di scoprire sempre cose nuove. Una ragazza ha chiesto come possono i giovani orientarsi sui valori morali nelle varie occasioni mondane d’incontro tra i giovani, e il patriarca ha esortato a “non aver paura di rischiare” come l’apostolo Paolo, portando la propria testimonianza anche in contesti molto lontani dalla fede e dalla religione.
Diverse domande hanno affrontato la questione del rapporto tra politica e religione, in una società come quella russa sempre più dominata dall’ideologia del patriottismo ortodosso. Kirill non si è sottratto al confronto su questo tema, che a suo parere “si presenta in modalità diverse nelle varie epoche”, e ai nostri giorni “presenta una grandissima tentazione, ad opera del grande nemico dell’umanità, e non è facile sottrarsi”, ma proprio per questo “è necessaria una reazione ancora più forte… essere credente, soprattutto oggi, significa essere liberi dai tanti condizionamenti, e rimanere coerenti ai propri principi”.
Il presidente Vladimir Putin ha inviato al Forum un proprio messaggio d’augurio, congratulandosi con “i giovani più attivi nella vita della nostra società, che vogliono camminare al passo coi tempi e portare il proprio contributo personale alla custodia del nostro patrimonio storico, culturale, morale e spirituale, a partire dai fondamenti dell’Ortodossia e delle altre religioni tradizionali del nostro Paese”.
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