Evangelizzazione in famiglia e comunione con la Chiesa: le sfide della diocesi di Mỹ Tho
Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Partecipare in modo attivo alle iniziative della diocesi e delle chiese locali, condividendo al contempo all'interno della propria famiglia momenti di comunione e preghiera per "edificare una fede solida, all'interno di una società materialista". È questo lo spirito che ha animato il 2014 della diocesi di Mỹ Tho, nel sud del Vietnam, come racconta in un intervista ad AsiaNews lo stesso vescovo, mons. Peter Nguyễn Văn Khảm. "Questo è l'anno dell'evangelizzazione in famiglia" sottolinea il prelato, che ha voluto dedicare buona parte del proprio lavoro pastorale "alla comunione" e all'incontro "con i sacerdoti, i religiosi e le famiglie". La diocesi è situata all'interno di una grande zona agricola, dove "i cattolici hanno poche opportunità per incontrare i loro sacerdoti. Tuttavia - aggiunge - ogni famiglia, ogni parrocchia, ciascun fedele e religioso vive con l'animo rivolto all'evangelizzazione diretta".
Il 26 luglio scorso Papa Francesco ha nominato vescovo della diocesi mons. Peter Nguyễn Văn Khảm, quarto prelato nella storia della diocesi. Egli è nato il 2 ottobre 1952 ad Hanoi, ha studiato al Seminario minore di Saint Quí, nella provincia di Cần Thơ, dal 1963 al 1972; dal 1973 al 1976 ha frequentato il Seminario maggiore di San Tommaso a Long Xuyên, per poi trasferirsi al San Giuseppe di Saigon nel triennio 1977-1979. Il 15 ottobre 2008 Benedetto XVI lo ha nominato ausiliare di Ho Chi Minh City, mentre l'ordinazione episcopale risale al 15 novembre dello stesso anno per mano del cardinale Jean Baptiste Phạm Minh Mẫn, all'insegna del motto "seguire Gesù".
Il vescovo sottolinea che in "molte parrocchie" mancano "i giovani", che si spostano in direzione delle grandi città "in cerca di lavoro", mentre pochi frequentano scuole e università. E ancora, in molti si rivolgono alla diocesi "per lavorare o in cerca di un impiego", per questo "servono programmi di aiuto rivolti proprio a questi giovani. Devono essere aiutati - avverte - nel loro percorso di integrazione". Mons. Peter Nguyễn Văn Khảm ricorda inoltre che la diocesi "include vaste zone agricole e molti parrocchiani vivono in aree remote e disperse". Oltre a visitare ogni famiglia, ogni prete si sforza di coinvolgere nell'opera pastorale e sociale anche i carcerati; da maggio a settembre ciascuna parrocchia propone un corso di formazione della durata di una settimana per catechisti.
Nel contesto dell'anno dedicato all'evangelizzazione in famiglia, il prelato ha regalato a ogni famiglia un piccolo libro di preghiere, per permettere a tutti i membri di riunirsi e "pregare insieme". "Le famiglie cattoliche - racconta il prelato - infondo il Vangelo e lavorare per costruire una fede salda, nel contesto di una società materialista come quella attuale. Raffrozando lo spirito dell'evangelizzazione in famiglia" in Vietnam. Egli aggiunge che è necessario promuovere e rafforzare la partecipazione dei fedeli nella vita della Chiesa, anche se "la risposta" oggi alle proposte fatte dalle parrocchie è "positiva" e "vi sono molti volontari". "Mi auguro - conclude - che fedeli e famiglie cattoliche siano sempre più preparate per dar vita a uno sviluppo comprensivo, che contribuisca a rafforzare la fede e l'evangelizzazione in famiglia".
La diocesi di Mỹ Tho è stata eretta da San Giovanni XXIII il 24 novembre 1960 e comprende le province di Tiền Giang e Long An, oltre che parte della provincia di Đồng Tháp; gli abitanti sono circa 4,675 milioni, in maggioranza di etnica Kinh, gruppi di cinesi e khmer. La maggior parte (75%) è dedita all'agricoltura; l'area sorge sul delta del Mekong ed è fra i principali "granai" del Paese, anche se i suoi abitanti vivono in condizioni di sussistenza o di povertà. I cattolici sono 120mila circa (attorno al 3%), mentre i sacerdoti sono 133 sparsi in tutta la diocesi.