22/12/2017, 11.40
MYANMAR
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Economia, il 32% dei birmani vive al di sotto della soglia di povertà

Su 15,8 milioni, 13,8 milioni sono residenti nelle aree rurali. Dal 2004 la povertà è diminuita dal 48,2% al 32,1% del 2015. Seppur in crescita, l’economia del Myanmar è in fase di stallo. Riviste al ribasso le previsioni sul prodotto interno: dal +7% al +6,7%. Naypyitaw cerca il sostegno diplomatico ed economico della Cina ed espande la cooperazione con altri Paesi

Naypyitaw (AsiaNews/Agenzie) – Circa il 32% degli oltre 50 milioni di abitanti del Myanmar, ovvero 15,8 milioni di persone, vivono in condizioni di miseria. È il dato che emerge da un rapporto redatto dal ministero della Pianificazione e delle finanze e dalla Banca mondiale, sulla povertà e sulle condizioni di vita nel Paese. Dei 15,8 milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, 13,8 milioni sono residenti nelle aree rurali.

Secondo l’indagine, pubblicata lo scorso 12 dicembre, dal 2004 la povertà è diminuita in maniera significativa, passando dal 48,2% al 32,1% nel 2015. Tuttavia, oltre al 32% che già vive sotto la soglia di povertà, un ulteriore 14% dei birmani vi è prossimo. I nuclei familiari poveri tendono ad avere meno adulti in età lavorativa, più persone a carico e meno risorse che possono generare reddito, come terreni o attrezzature agricole.

I cittadini che vivono nell’indigenza estrema sono impiegati in modo sproporzionato nel settore agricolo, come lavoratori occasionali o piccoli agricoltori, e hanno poche alternative di reddito. La malnutrizione, l'alta mortalità infantile e l'educazione di scarsa qualità limitano lo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini delle famiglie più povere. Solo un terzo dei nuclei familiari ha accesso all'elettricità dalla rete pubblica e quasi tre persone su 10 non hanno accesso all'acqua potabile durante tutto l'anno.

Seppur in crescita, l’economia del Myanmar ha di recente subito una battuta di arresto. Lo scorso 15 dicembre, il ministro della Pianificazione e delle Finanze Kyaw Win ha ammesso che essa non è migliorata come previsto, dopo averla paragonata solo in giugno ad un aereo jet in procinto di decollare. Quest'anno, il Fondo monetario internazionale (Imf) ha rivisto al ribasso le sue previsioni per la crescita del prodotto interno lordo del Myanmar, dal 7% al 6,7%.

Di fronte alla pressione politica e alla minaccia di sanzioni per la crisi umanitaria nello Stato di Rakhine, Naypyitaw cerca il sostegno diplomatico ed economico della Cina. Il governo civile del Myanmar ed il potente esercito considerano Pechino un partner importante e strategico, ma non vogliono esservi dipendenti. Il governo sta espandendo la sua cooperazione economica con altri Paesi, tra cui Singapore, Vietnam, Tailandia, Corea del Sud, India e Giappone. Singapore rimane il principale investitore nel Paese con oltre 4 miliardi di dollari in questo anno fiscale, seguito dal Vietnam con 1,3 miliardi di dollari.

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