East Nusa Tenggara: celebrato “matrimonio di massa” per 239 coppie
È avvenuto a Mena, nell’isola di Timor. La messa è stata organizzata in un grande tendone grazie alla collaborazione del governo locale. I giovani hanno potuto ricevere subito il certificato di matrimonio, di solito molto costoso. Molte coppie decidono per questo di non registrare la propria unione e i loro figli non ricevono il certificato di nascita.
Jakarta (AsiaNews) – È stata una grande festa la celebrazione del matrimonio di 239 coppie, avvenuta grazie alla collaborazione fra la diocesi di Atambua (East Nusa Tenggara, Ntt) e il governo locale. La messa è stata celebrata la settimana scorsa a Mena, nella parrocchia di St. Filomena, nel contesto del Giubileo della misericordia e “per ribadire la bellezza del matrimonio”. Numerosi sacerdoti hanno accompagnato p. Kanis Oki, che ha guidato la messa.
La decisione di benedire l’unione di così tante coppie insieme ha anche una ragione pratica. La Chiesa e le autorità locali, infatti, si sono impegnate per semplificare la concessione dei certificati di matrimonio, che di norma sono molto difficili da ottenere in Indonesia. L’allarme era stato lanciato qualche mese fa da Kofifah Indar Parawansa, ministro degli Affari sociali: gli indonesiani non comprendono l’importanza dei certificati di matrimonio e di nascita, e spesso ne fanno a meno.
Secondo il ministro, nella Ntt – la provincia più cattolica del Paese – l’85% dei bambini non possiede il documento di nascita. In tutta l’Indonesia sono 36 milioni i minori ad esserne sprovvisti (su un totale di 87 milioni).
Molti adulti della Ntt non registrano il proprio matrimonio perché, per tradizione culturale, la donna è tenuta a consegnare una dote (“bellis” in lingua locale) alla famiglia dello sposo. Questa pratica non è diffusa a Java o in altre province. Il “bellis” è spesso un ostacolo finanziario troppo grande, e così molte coppie decidono di non far riconoscere la propria unione per non pagare la “tassa”. I loro figli sono destinati a non avere certificato di nascita e a non poter frequentare le scuole statali.
Per risolvere il problema, il ministro Parawansa ha contattato i leader religiosi della provincia – composta da parte dell’isola di Timor, l’isola di Flores e altre – e ha chiesto la loro collaborazione: “Grazie ad un dialogo positivo e a gesti di amicizia, la nostra missione è compiuta”.
P. Bowe, il parroco di St. Filomena, afferma: “Abbiamo ricevuto il pieno sostegno del governo e di decine di Ong, locali e straniere. Questi matrimoni di massa sono stati compiuti per aiutare i novelli sposi ad ottenere le carte richieste dallo Stato”.
Abe Besteas, uno degli sposi, ha espresso la sua gioia per il momento di condivisione vissuto con le altre coppie: “Grazie a questa giornata non abbiamo dovuto faticare molto per ricevere i documenti, la Chiesa e il governo ci sono venuti in aiuto”.
In Indonesia i processi burocratici sono molto lenti e spesso utilizzati da funzionari corrotti per ricevere mazzette. Per snellire la macchina pubblica, ieri il presidente Joko Widodo ha annunciato la cancellazione di 3143 leggi “inutili”.
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