Due vescovi cinesi ‘invitati dal papa’ al Sinodo
Sono mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an, e mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde. Quest'ultimo era uno dei sette vescovi scomunicati, riconciliati dal papa in seguito all'accordo sino-vaticano. Giorni fa la notizia era trapelata da Pechino.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Al Sinodo sui giovani, che inizia il prossimo 3 ottobre, prenderanno parte anche due vescovi della Repubblica popolare cinese. Alla conferenza stampa di oggi, tenuta in Vaticano, il segretario generale del Sinodo, card. Lorenzo Baldisseri, ha confermato che essi “sono stati invitati dal papa, in conseguenza dell’accordo, e l’invito è stato accolto dall’altra parte, per cui questi vescovi verranno a Roma”. Il porporato ha aggiunto che “la situazione [è] molto complessa” e che comunque i due prelati cinesi “dovrebbero essere già in viaggio verso Roma”. Non è ancora chiaro dove essi alloggeranno.
Prima dell’annuncio vaticano, alcuni giorni fa, era stato Wang Zuo'an, attuale numero due del “Fronte Unito” a dare la notizia a rappresentanti dell'Associazione patriottica dei cattolici cinesi e del Consiglio dei vescovi cinesi. Wang aveva detto i due nomi di mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an, e di mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde. Quest’ultimo è uno dei sette vescovi testé riconciliato con papa, essendo stato ordinato nel 2010 senza il mandato papale. Per lui il Vaticano ha anche edificato una nuova diocesi, quella di Chengde, finora esistente nella gestione governativa cinese, ma non nella lista della santa Sede.
In passato, nel 1998, Giovanni Paolo II aveva invitato due vescovi per il Sinodo sull’Asia (Mattia Duan Yinming e Giuseppe Xu Zhixuan, vescovi di Wanxian), ma le loro sedie sono rimaste vuote per tutto il tempo del raduno. Nel 2005 Benedetto XVI, per il Sinodo sull’Eucaristia, aveva invitato 4 vescovi, due ufficiali (Antonio Li Duan di Xian, Aloysius Jin Luxian di Shanghai) e due sotterranei, (Giuseppe Wei Jingyi di Qiqihar e Lucas Li Jingfeng di Fengxiang). Ma il governo non ha loro dato il permesso.
I due vescovi a cui Pechino ha dato il permesso di venire a Roma appartengono entrambi al clero registrato presso il governo.
Mons. Yang, 54 anni, è stato ordinato con mandato papale il 14 luglio 2010 ed è stato il primo sacerdote ordinato dopo la riapertura dei seminari cinesi, nel 1980, in seguito all’avvento di Deng Xiaoping. Ha studiato a Roma, presso l’università Urbaniana.
Mons. Guo, 50 anni, è stato ordinato vescovo (senza mandato papale) il 20 novembre 2010. Al tempo, alcuni vescovi in comunione col papa sono stati costretti con la forza a partecipare alla sua ordinazione. È il segretario generale del Consiglio dei vescovi cinesi, organismo non riconosciuto dalla Santa Sede.
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