27/06/2019, 11.04
MYANMAR
Invia ad un amico

Distrutta la droga sequestrata in Myanmar nel 2018: è in aumento al nord

I narcotici inceneriti in tre città del Paese erano prove in 3975 processi. Violenza, corruzione, riciclaggio di denaro, crimine transnazionale e resistenza armata agevolano la diffusione degli stupefacenti. Cala la produzione dell’oppio ma aumenta quella delle droghe sintetiche.

Naypyidaw (AsiaNews/Agenzie) – In tre città del Myanmar, le autorità hanno dato alle fiamme i narcotici sequestrati nel 2018 per celebrare la 32esima Giornata internazionale contro l'abuso di droga e il traffico illecito. Lo scorso anno, il quantitativo di stupefacenti sequestrati dalle Forze di sicurezza nel nord del Paese ha superato l'ammontare di quelli confiscati nel 2017.

In una cerimonia presso il Myanmar International Convention Center 2 di Nay Pyi Taw, il presidente U Win Myint ha dichiarato che le droghe danneggiano la salute, i rapporti sociali ed il sostentamento di molti birmani. Il fenomeno è legato alla violenza, alla corruzione, al riciclaggio di denaro, al crimine transnazionale ed alla resistenza armata nel Paese. Il presidente ha invitato tutte le persone ad unirsi agli sforzi di contrasto intrapresi dal governo.

Nel 2018, l’unità antinarcotici della polizia nel Myanmar settentrionale ha bruciato 24 tipi di droghe, tra cui eroina ed anfetamina, per un valore superiore a 11,3 milioni di dollari Usa (9,9 milioni di euro). Quest'anno, le autorità hanno distrutto 32 tipi di droghe, tra cui eroina, metanfetamina, shabu e pseudoefedrina, che immesse sul mercato avrebbero fruttato oltre 42 milioni di dollari (36,9 milioni di euro). La droga bruciata nello stadio della municipalità di Aung Myay Tharzan (nella centrale regione di Mandalay) è quella confiscata nelle operazioni di polizia a Mandalay, nelle regioni di Magwe e Sagaing, negli Stati di Chin e Kachin.

Le sostanze sequestrate nelle regioni di Yangon, Tanintharyi, Bago e Ayeyarwady, e negli Stati di Rakhine, Mon e Kayin sono state distrutte a Yangon. Le autorità hanno bruciato oppio, eroina, stimolanti, metanfetamina in cristalli, marijuana, varie forme di kratom, acido cloridrico, ecstasy, ketamina, diazepam, alprazolam, metadone e tramadolo per un valore complessivo di 108 milioni di dollari. Il loro quantitativo è inferiore rispetto allo scorso anno: e autorità di Yangon hanno bruciato droghe illegali del valore di 4,6 milioni di dollari nel 2016, 23,5 nel 2017 e 113,27 nel 2018 (4, 20 e 99 milioni di euro).

Droghe per un valore superiore a 12 miliardi di kyat (6,9 milioni di euro) sono state incendiate a Mine Lar, nello Stato di Shan (foto). Esse provenivano in gran parte dal nord dello Stato e dalla confinante Cina. Nei bracieri sono finiti cristalli di metamfetamina, eroina e oppio grezzo.

I narcotici inceneriti ieri nelle tre città erano prove in 3975 casi trattati dai tribunali birmani nel 2018. Le autorità affermano che gli ingredienti utilizzati entrano nel territorio nazionale attraverso i Paesi vicini. I siti di produzione si trovano in aree di confine instabili ed oltre il 90% del riciclaggio di denaro nel Paese è collegato a droghe illegali.

Nel 2017, secondo i dati ufficiali in Myanmar vi erano 41mila ettari destinati alla coltivazione di papavero, che hanno prodotto 550 tonnellate di oppio. Nel 2018, il Paese contava 37.300 ettari di campi e 520 tonnellate di oppio, con una diminuzione del 9,1 e del 5,45%. Tuttavia, governo ed osservatori rilevano che la produzione di droghe sintetiche sta aumentando.

Nel 2018, le autorità birmane hanno sequestrato quantità record di metamfetamine. A gennaio, le forze di sicurezza ne hanno intercettato un carico di 1.750 kg, a cui si aggiungono 500 kg di eroina e 30 milioni di pillole yaba (un mix di metanfetamina e caffeina). Si stima che le droghe abbiano un valore di 54 milioni di dollari Usa all'interno del solo Myanmar.

Negli ultimi due anni, sequestri di sostanze provenienti dal Triangolo d’oro hanno avuto luogo anche in Paesi vicini: 2,1 tonnellate in Australia, 1,6 tonnellate in Indonesia, 1,2 tonnellate in Malaysia. Gli esperti stimano che i sequestri rappresentano 10% del commercio totale, suggerendo una produzione annua complessiva superiore a 250 tonnellate. Nell’intera regione del Mekong, il valore totale del traffico è stimato in oltre 40 miliardi di dollari all'anno.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Kachin, ribelli accusano: campi di oppio in aree controllate dall'esercito
28/02/2019 12:42
Le metanfetamine oltre all'eroina, l'Afghanistan continua a produrre fiumi di droghe
18/09/2023 12:04
Kabul: cresciuta di quasi un terzo la coltivazione dell'oppio
03/11/2022 11:01
Sacerdote nepalese: Basta usare la fede come scudo per commettere crimini
28/06/2016 11:24
Afghanistan, nel 2017 record di produzione d’oppio: il 63% in più
23/05/2018 12:57


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”