Dhaka: Pechino chiede una zona economica “riservata” per i suoi investitori
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – Una zona economica “riservata” ai soli investitori cinesi potrebbe raddoppiare gli investimenti esteri diretti (Fdi) di Pechino in Bangladesh. Lo ha detto ieri Ma Mingqiang, ambasciatore cinese per il Paese, in un incontro con alcuni giornalisti del quotidiano nazionale The Daily Star. “Potrebbe esserci un aumento del 50% [di Fdi]. Le compagnie private stanno investendo ovunque. Se si sentiranno più sicure e non saranno lasciate sole, verranno in misura maggiore”.
Già nel 2014 il Primo ministro bangladeshi Sheikh Hasina aveva detto di voler “prendere in considerazione la creazione a Chittagong una zona economica e industriale separata per gli investitori cinesi”.
Parlando dei finanziamenti, l’ambasciatore ha spiegato che Pechino ha fornito al Bangladesh sovvenzioni e prestiti agevolati, con un tasso di interesse del 2% e senza alcuna condizione. Per tradizione, i prestiti cinesi a Dhaka non sono mai stati molto “facili”, ma il governo è pronto a intensificare il flusso di finanziamenti. Inoltre, ha aggiunto il diplomatico, “sarebbe pronto a considerare la richiesta del Bangladesh di tagliare ulteriormente il tasso di interesse, raggiungendo gli standard della Banca mondiale e dell’Asian Development Bank”.
Negli ultimi anni Pechino ha avviato diversi progetti in Bangladesh, ma non tutti sono stati completati. Ma Mingqiang ha sottolineato che le aziende cinesi sono “del tutto idonee” in termini di competenza tecnologica e potere finanziario. Tuttavia, alcuni fattori legali e sociali “potrebbero aver causato ritardi”.
Al momento, la Cina sta assistendo il Bangladesh attraverso una serie di prestiti e finanziamenti per mega progetti legati a impianti di trattamento dell’acqua; ferrovie e ponti; un tunnel sotto il fiume Karnaphuli. Inoltre, Pechino sta supervisionando la costruzione della linea ferroviaria Dhaka-Cox’s Bazar e di una centrale elettrica a carbone.
In merito al progetto di una Via della seta marittima, l’ambasciatore ha dichiarato che il progetto “non riguarda solo la Cina, ma porterà benefici a tutti” nella regione. In questo contesto “il Bangladesh ha l’opportunità unica di crescere e svilupparsi come un ponte tra il sudest e il sud dell’Asia. La sua posizione è molto importante dal punto di vista strategico”.
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