Dhaka, rimosso il ministro delle Poste: ha attaccato Maometto e l'Hajj
Dhaka (AsiaNews) - Il governo del Bangladesh ha deciso di rimuovere il ministro per le Poste e le Telecomunicazioni, Abdul Latif Siddique, che nel corso di un'intervista pubblica ha criticato l'Hajj (il pellegrinaggio dei devoti musulmani alla Mecca), alcune figure pubbliche bangladeshi e persino alcune decisioni di Maometto. Ora il politico rischia anche l'arresto, dato che è stato denunciato per diffamazione dall'ex presidente dell'Associazione avvocati di Dhaka, Abed Raza.
Intervenendo a un incontro che si è svolto lo scorso 28 settembre a New York, il ministro ha risposto a una domanda sulla Jamaat-e-Islami, gruppo radicale musulmano: "Sono contrario al loro operato. Ma quello che davvero detesto sono l'Hajj e il Tablighi Jamaat [gruppo legato al movimento Deobandi ndr]. Questo gruppo raduna decine di migliaia di persone ogni anno, che non fanno altro che congestionare il traffico".
L'affondo più pesante è stato riservato però al pellegrinaggio alla Mecca, uno dei cinque pilastri della religione islamica: "L'Hajj non è altro che un enorme furto di manodopera. Circa due milioni di persone sono ora in Arabia Saudita per il pellegrinaggio: non lavorano e non producono. Non fanno altro che ridurre il benessere nazionale. In più, spendono soldi in un Paese straniero. Se spendessero i loro soldi in patria farebbero meglio".
Per il ministro, la "colpa" di tutto questo è di Maometto: "Il figlio di Abdullah era preoccupato dal popolo arabo, che era composto da ladri. Per questo ha deciso di riunire i propri fedeli tutti in uno stesso punto, una volta l'anno, in modo da creare ricchezza".
12/04/2010