Dhaka, effetto pandemia: meno matrimoni e con minori spese
Celebrate meno di 200 unioni cattoliche nel 2020, contro le 1.700 all’anno prima del Covid-19. Al rito nuziale possono partecipare solo 50 persone. Aspetto positivo: i giovani sposi risparmiano soldi e non si indebitano per le nozze.
Dhaka (AsiaNews) – A causa della pandemia di coronavirus è crollato il numero dei matrimoni cattolici nel Paese. Secondo una fonte interna alla Chiesa locale, in Bangladesh si celebrano in genere circa 1.700 unioni all'anno; finora, nel 2020, sono state meno di 200.
La Chiesa cattolica, seguendo le indicazioni del governo, ha vietato i grandi raduni pubblici come misura di sicurezza contro il Covid-19. Ad oggi, i casi di contagio sono più di 255mila; quasi 3.400 i decessi.
Il card. Patrick D’Rozario, arcivescovo di Dhaka, ha stabilito che a un matrimonio possono partecipare al massimo 50 persone. Ranjit Gomes, un fedele cattolico, ha dovuto rispettare questo limite per le recenti nozze del figlio. Egli racconta ad AsiaNews che alla propria cerimonia nuziale furono invitate 400 persone.
Padre Albert Thomas Rozario, parroco di Dharenda, nell’area metropolitana della capitale, dice di aver celebrato solo 7 matrimoni quest’anno: “Molti giovani – spiega il sacerdote – aspettano la fine della pandemia prima di sposarsi”.
Per p. Albert, il coronavirus ha avuto però un effetto positivo. Egli nota che le restrizioni al numero dei partecipanti alla festa nuziale hanno permesso agli sposi di ridurre le spese. Prima della pandemia, venivano invitate almeno 250 persone, e si ingaggiavano musicisti e dj per i festeggiamenti. Molte persone si indebitavano in modo pesante; ora i giovani sposi possono risparmiare quei soldi.
Augustine D’Creuze, un cattolico, crede che la pratica dei matrimoni di piccole dimensioni dovrebbe essere mantenuta anche quando la crisi finirà: “Ho tre figli, e per il loro matrimonio intendo organizzare solo cerimonie ristrette”.
27/11/2020 13:00
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