Corte Suprema indiana boccia 'controllo' sui missionari
Giudici contro richiesta anti-conversioni dei nazionalisti indù: iniziativa propagandistica che mina l'armonia tra le comunità. Apertura alla possibilità che anche agli indù siano riconosciuti diritti delle minoranze negli Stati dove altri gruppi religiosi sono maggioritari.
New Delhi (AsiaNews) – La Corte Suprema dell’India ha respinto una petizione presentata dall’Hindu Dharma Parishad - una delle maggiori organizzazioni dei nazionalisti indù – che chiedeva l’istituzione di un comitato di sorveglianza sulle attività dei missionari cristiani in India. L’istanza era già Stata presentata l’anno scorso all’Alta Corte di Madras che l’aveva anch’essa respinta; ma l’Hindu Dharma Parishad hanno comunque voluto portare avanti la loro campagna facendo ricorso alla Corte Suprema di New Delhi.
Nella petizione si sosteneva che "elementi antisociali e anti-nazionali" starebbero convertendo con la forza le persone dall'induismo ad altre religioni, in particolare il cristianesimo. "Per rafforzare l'unità, la sovranità e la stabilità dell'India, tutti i missionari cristiani dovrebbero essere controllati e il loro reddito dovrebbe essere monitorato", era la richiesta presentata.
I giudici Indira Banerjee e AS Bopanna - a nome della Corte Suprema – hanno risposto che iniziative di questo genere "hanno a che fare più con la pubblicità che con l’interesse pubblico". Aggiungendo che questo tipo di petizioni “disturbano l’armonia” tra le comunità.
La stessa Corte Suprema - in un giudizio separato su un’altra istanza promossa da un esponente del Bjp, il partito del premier Narendra Modi - ha però stabilito che anche agli indù potranno essere riconosciute le tutele garantite alle minoranze in quegli Stati indiani dove la maggioranza della popolazione appartiene ad altri gruppi religiosi. Spetterà a ciascun parlamento locale la facoltà di definire quali sono le minoranze. Tra Stati e territori indiani sono 9 quelli in cui gli indù non sono il gruppo maggioritario: Ladakh, Mizoram, Lakshadweep, Kashmir, Nagaland, Meghalaya, Arunachal Pradesh, Punjab e Manipur.