Con l’immigrazione crescono (di poco) i cristiani di Israele. Istruiti e attivi
Pubblicati i dati emersi dall’ultimo rapporto del Dipartimento centrale di statistica. I cristiani oggi in Israele sono circa 175mila, pari al 2% della popolazione. L’aumento demografico pari al 2,2%. Il 78,5% dei 12enni cristiani ha conseguito il diploma secondario, poco meno del 70% la popolazione attiva.
Gerusalemme (AsiaNews) - Una popolazione cristiana che cresce, pur con un dato relativo ai figli più basso rispetto a ebrei e musulmani, grazie anche all’arrivo di lavoratori migranti. Un buon grado di istruzione fra i giovani, con un dato che quasi eguaglia la maggioranza ebraica e una percentuale di partecipazione attiva alla vita del Paese sempre più significativa. Sono questi i dati relativi alla comunità cristiana di Israele, emersi dal recente rapporto elaborato dal Dipartimento centrale di statistica e diffusi in concomitanza con le festività di Natale (clicca qui per il video).
Secondo il documento, i cristiani oggi in Israele sono circa 175mila pari al 2% del totale della popolazione. Nel 2017 la crescita demografica della minoranza ha raggiunto il 2,2%, in deciso aumento rispetto all’1,4% dell’anno precedente. Una crescita, secondo gli esperti, legata all’arrivo di 597 migranti dall’Etiopia più che da un boom nelle nuove nascite (dove restano i problemi).
In base alla distribuzione territoriale, il 70,6% dei cristiani vive nel nord di Israele; la città con la maggiore presenza cristiana è Nazareth, con oltre 22mila abitanti, seguita da Haifa con poco meno di 16mila.
Per quanto concerne i matrimoni cristiani, le coppie sposate nel 2016 sono 782; l’età media degli sposi è di 29,2, delle donne è di 25,6.Per il 2017 il numero di nuovi nati ha toccato quota 2504: il numero di bambini fino a sette anni per famiglia è di 1,89, il dato più basso fra le comunità israeliane. La media dei bambini nelle famiglie ebraiche è di 2,39, superato da quelle musulmane - le più prolifiche - con 2,83.
Note migliori giungono dall’istruzione: il 78,5% dei 12enni cristiani ha conseguito il diploma secondario, che consente di accedere all’istruzione superiore (per i musulmani il dato è del 59,5%; gli studenti ebrei toccano quota 78,7%). Per l’anno accademico 2017/18 il numero di studenti cristiani nelle scuole di grado superiore ha raggiunto quota 5900, pari al 2,3% del totale. Il 73% completa gli studi superiori, il 22,8% arriva alla laurea e il 3,3% consegue anche il dottorato.
Infine, la popolazione cristiana attiva in Israele nel 2017, che comprende persone dai 15 anni in poi, ha raggiunto il 68,6%, così distribuito: il 63,3% dei marchi e il 74,7% delle femmine.
Istruzione, sanità ma soprattutto turismo - in particolare i pellegrinaggi - i settori in cui trova con maggiore frequenza impiego la comunità cristiana.