Colombo, primo ministro: Panico ingiustificato, il Covid-19 è sotto controllo
Per Mahinda Rajapaksa, le attuali condizioni sanitarie non giustificano un lockdown integrale. I casi di contagio nel Paese sono 2.687; una decina i morti. Autorità: La diffusione del coronavirus è stata arrestata. Gli ispettori di sanità pubblica entrano in sciopero: vogliono tutele legali per affrontare l’emergenza pandemica.
Colombo (AsiaNews) – Per il primo ministro Mahinda Rajapaksa, la pandemia di Covid-19 è sotto controllo. Il 16 luglio, in un incontro con i media, l’ex presidente srilankese (fratello dell’attuale leader del Paese Gotabaya) ha dichiarato che il panico è ingiustificato. “In base alle attuali condizioni sanitarie – egli ha aggiunto – non c’è alcun bisogno di un lockdown integrale”.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i casi di contagio nello Sri Lanka sono 2.687 e 11 i morti. Il primo ministro ha accusato l’opposizione di diffondere falsità sulla situazione sanitaria per ottenere vantaggi elettorali.
Partecipando alla stessa conferenza stampa, Anil Jasinghe, direttore generale del Servizio sanitario, ha voluto precisare che la diffusione del coronavirus è stata arrestata. Egli ha sottolineato che tutti i casi legati al centro di riabilitazione di Kandakadu – un recente focolaio d’infezione nel Paese – sono stati individuati e isolati: “Solo 25 persone che hanno abbandonato la struttura sono risultate positive; altre 20 in contatto con esse sono state messe subito in quarantena”.
Il dottor Jasinghe ha dichiarato che le autorità hanno imposto misure restrittive solo nell’area di Rajanganaya, e che giornalmente vengono condotti 1.400 test diagnostici. Pur apprezzando gli sforzi delle autorità sanitarie, Anurudda Padeniya, presidente dell’Associazione dei funzionari sanitari pubblici, ha chiesto che vengano effettuati almeno 4mila test giornalieri.
Mentre il governo invita la popolazione alla calma, gli ispettori di sanità pubblica hanno deciso ieri di entrare in sciopero, interrompendo i controlli sanitari anti-Covid-19. La Phiusl, il sindacato di categoria, chiede che ai suoi iscritti siano assicurati gli strumenti legali per poter svolgere in modo adeguato il proprio lavoro.