19/11/2024, 11.48
SRI LANKA
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Colombo: per la prima volta oltre il 10% le donne in Parlamento

di Arundathie Abeysinghe

Delle 21 neo elette 19 sono del National People's Power (NPP); tra loro anche tamil rappresentanti delle piantagioni. Si tratta di un record di rappresentanza femminile per un Paese che pure nel 1960 ebbe la prima donna al mondo a capo di un governo, Sirimavo Bandaranaike. E che ha appena riconfermato come premier Harini Amarasuriya, dopo il successo personale di preferenze nella capitale.

Colombo (AsiaNews) - Per la prima volta nella storia dello Sri Lanka, la rappresentanza femminile in Parlamento supera il 10% degli eletti. Dopo le elezioni generali della scorsa settimana, 21 donne sono riuscite ad aggiudicarsi un seggio, oltre alle candidate della lista nazionale, nominate in 14 distretti. Il dato rileva un netto aumento rispetto alle sole 13 (incluse le candidate della lista nazionale) che sedevano in Parlamento dopo le elezioni generali del 2020. 

Fino a questo momento, solo 60 donne in totale avevano fatto parte dell'Assemblea legislativa dello Sri Lanka, compresa Sirimavo Bandaranaike (1916-2000), prima donna al mondo Ad assumere il ruolo di prima ministra il 21 luglio 1960. Nelle ultime elezioni 160 parlamentari sono stati eletti per la prima volta. Oltre 100 nuovi deputati appartengono al National People’s Power (NPP), il partito al governo del presidente Anura Kumara Dissanayake che ha ottenuto la vittoria aggiudicandosi 159 seggi su 225.

Delle 21 donne elette, 19 appartengono al NPP, mentre Rohini Kaviratne e Chamindranee Kiriella sono del Samagi Jana Balawegaya (SJB). La prima ministra Harini Amarasuriya - appena riconfermata - è entrata inoltre nella storia per aver detenuto il record di voti a Colombo, e il più alto numero di preferenze di sempre per una donna. Tra le rappresentanti elette ci sono le politiche esperte Rohini Kaviratne, come pure la nuova arrivata Kaushalya Ariyarathne. Il gruppo comprende molte organizzatrici di comunità che lavorano da decenni su questioni cruciali, come Samanmalee Gunasinghe. Il team è composto anche da avvocate, imprenditrici e funzionarie di partito, oltre che da politiche di professione.

È anche la prima volta che alcune parlamentari donne provengono dalla comunità delle piantagioni. Krishnan Kaleychelvi, del NPP, di Nuwara Eliya, Ambika Samuel, di Badulla, e Saroja Savitri Paulraj, di Matara, sono entrate nella storia come prime rappresentanti femminili dei latifondi dello Sri Lanka. Samuel è anche la prima donna tamil a conquistare un seggio a Badulla ed è riconosciuta e ammirata per il suo impegno di attivismo contro i proprietari delle piantagioni di tè, e per aver gettato luce sulla situazione delle comunità nelle piantagioni. Savitri Paulraj è invece la prima donna tamil a conquistare un seggio a Matara.

Gli analisti politici Shirantha Igalawithana e Darshika Amarasekara hanno ricordato ad AsiaNews che “solo sei Paesi hanno il 50% o più di donne in parlamento in una delle due camere. Si tratta di Ruanda (61%), Cuba (56%), Nicaragua (54%), Andorra (50%), Messico (50%), Nuova Zelanda (50%) ed Emirati Arabi Uniti (50%), mentre solo 22 Paesi hanno raggiunto o superato il 40%, di cui 13 in Europa, cinque in Africa, quattro in America Latina e Caraibi e uno in Asia-Pacifico. A livello globale, ci sono 21 Stati in cui le donne rappresentano meno del 10 per cento dei parlamentari”.

“Secondo l'obiettivo concordato a livello internazionale nella Dichiarazione e nella Piattaforma d'azione di Pechino, adottata dalle Nazioni Unite il 15 settembre 1995 (all’unanimità dai rappresentanti di 189 nazioni, ndr), in merito all'uguaglianza tra uomini e donne, una partecipazione politica equilibrata e la condivisione del potere tra uomini e donne sono fondamentali nel processo decisionale”, hanno sottolineato Shirantha e Subashini. 

Secondo gli accademici di Scienze Politiche Nalinda Jayawardena e Manilal Sugathadasa, “è dimostrato che la leadership delle donne nei processi decisionali politici migliora il benessere delle comunità rurali, come emerge da una ricerca sui panchayat (governi locali) in India. Poiché le donne danno prova di leadership politica lavorando al di là delle linee di partito attraverso i conclavi parlamentari femminili: in ambienti politicamente più combattivi, sostenendo questioni di uguaglianza di genere, tra cui l'eliminazione della violenza di genere, il congedo parentale e l'assistenza all'infanzia, le pensioni, le leggi sulla parità di genere e la riforma elettorale. Per questo la rappresentanza femminile in parlamento è fondamentale per esprimere la propria posizione su questi temi”.

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