Cina, dopo lo scandalo "carne marcia" il governo annuncia un'inchiesta nazionale
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Dopo l'ennesimo scandalo che ha colpito il settore alimentare in Cina, venuto alla luce nei giorni scorsi, l'Agenzia cinese per la sicurezza alimentare ha annunciato questa mattina un'inchiesta di livello nazionale sulle industrie che operano nel ramo e "severe punizioni" per coloro che violano i regolamenti statali. Nel frattempo, la catena Starbucks si è unita agli altri giganti dell'alimentazione e ha ritirato i prodotti che contengono la carne proveniente dalla Shanghai Husi Food Company.
La compagnia è nell'occhio del ciclone dopo un reportage della Dragon Tv, girato in incognito, nel quale si possono vedere i suoi impiegati che riciclano carne verde, cambiano le date di scadenza ai prodotti e rimettono in circolo alimenti caduti nella spazzatura. Subito dopo la trasmissione del servizio, McDonald's e altri colossi del fast food - fra cui Yum Brands, Pizza Hut e Kentucky Fried Chicken - hanno ritirato diversi prodotti dal mercato cinese.
Nel frattempo, la conglomerata che sub-appalta contratti alla Husi - l'americana Osi Group - si è scusata e ha annunciato di aver formato una squadra di indagine per cooperare al meglio con le autorità cinesi: "I nostri dirigenti ritengono che si tratti di un evento isolato, ma si assumono la piena responsabilità per la situazione e prenderanno le contromisure adeguate in maniera rapida e risolutiva".
L'insicurezza alimentare e gli scandali legati alla produzione di cibo sembrano essere una piaga insanabile nel Paese. Negli ultimi anni, complice la totale mancanza di controllo da parte del governo, il gigante asiatico è stato al centro di scandali legati ai prodotti alimentari serviti sulle tavole cinesi. Nel 2008 sei neonati sono morti e circa 300mila bambini si sono ammalati dopo aver consumato latte in polvere contaminato alla melamina, usato per innalzare il livello di azoto presente nel latte per falsificarne l'apporto proteico. Si sono poi registrati casi di dentifrici con reagenti chimici; ratto servito al posto dell'agnello; gamberetti alla colla e persino tè verde al pesticida.