13/08/2019, 11.28
PAKISTAN
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Chiesa pakistana: non chiamateci ‘minoranza’

di Kamran Chaudhry

La Giornata per le minoranze religiose è stata istituita su desiderio di Shahbaz Bhatti, ex ministro cattolico ucciso per aver difeso Asia Bibi. Cristiani discriminati sul luogo di lavoro e ignorati nei libri di scuola. Nel 2018 sono state uccise 16 persone per presunti crimini di blasfemia.

Lahore (AsiaNews) – Un appello a non essere definita “minoranza” è stato lanciato dalle Chiese cristiane del Pakistan nella data in cui ricorre la Giornata nazionale delle minoranze. Diversi leader cristiani hanno sfruttato la ricorrenza dello scorso 11 agosto per sottolineare l’aumento dell’intolleranza tra la popolazione e l’abuso delle leggi sulla blasfemia. Ad AsiaNews mons. Sebastian Shaw, arcivescovo di Lahore, spiega: “‘Minoranza’ non è una parola positiva. Dovremmo sostituirla con Giornata dell’Unità o Msaawat (uguaglianza). Noi [cristiani] abbiamo svolto lo stesso ruolo nel creare, difende, dare benessere e sviluppare il Pakistan, ma il nostro contributo non compare nei libri di scuola”.

La giornata è stata istituita in ricordo di uno storico discorso tenuto nel 1947 da Mohammad Ali Jinnah, padre fondatore della nazione. Di fronte al Parlamento appena costituito dopo la divisione dell’impero britannico, egli aveva espresso il desiderio di vedere un Pakistan “multireligioso”, in cui tutti i cittadini possedessero uguali diritti e doveri. Nel 2009 la ricorrenza è stata fortemente voluta da Shahbaz Bhatti, ministro cattolico delle minoranze, assassinato nel marzo 2011 per aver difeso Asia Bibi.

I vari gruppi religiosi minoritari affermano che oggi il Pakistan è un Paese che non rispetta i loro diritti. Per questo i leader hanno condannato i crimini compiuti in nome della presunta offesa nei confronti del profeta Maometto. Secondo la Commissione nazionale Giustizia e pace (Ncjp) della Conferenza episcopale pakistana, nel 2018 sono state arrestate o incriminate per blasfemia 16 persone; di queste, nove erano cristiani, quattro ahmadi [considerati eretici dall’islam radicale, ndr], due musulmani e uno indù.

La discriminazione dei cristiani avviene anche nei lavori quotidiani: ai fedeli spesso sembra essere riservato solo quello di spazzino. P. James Channan, coordinatore regionale di United Religions Initiative Pakistan, commenta: “Ci sentiamo degradati a essere chiamati ‘minoranza’. Jinnah voleva un Paese laico in cui tutti godessero di uguali diritti. In generale, esiste un’opinione distorta sugli insegnamenti della religione altrui. Questo porta ad avere atteggiamenti offensivi verso le altre confessioni”.

La “Cecil and Iris Chaudhry Foundation” ha organizzato una festa speciale il prossimo 17 agosto. Il movimento All Pakistan Minorities Alliance creato dall’ex ministro Bhatti ha affisso uno striscione che recita: “Tutte le minoranze ringraziano il martire Shahbaz Bhatti per aver istituito la Giornata delle minoranze”.

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