Chattogram, raduno nazionale dei giovani cattolici: ‘Siamo strumenti di Dio’

di Sumon Corraya

Oltre 400 giovani erano presenti alla 35ma Giornata nazionale dei giovani cattolici. Studentessa di Rajshahi: “Ho capito che la mia vita è un dono di Dio. È per servire gli altri, non per me”. Vice rettore rimasta “impressionata dal programma. Dico ai giovani: studiate, se volete raggiungere i posti più elevati dell’amministrazione”

Chattogram (AsiaNews) – Un dono di Dio, al servizio della Chiesa e della società del Bangladesh: lo dice di sé Milisha Anna Gomes, 21 anni della diocesi di Rajshahi. La ragazza ha partecipato alla 35ma Giornata nazionale dei giovani cattolici insieme a circa 400 giovani provenienti da tutto il Paese. Il raduno si è tenuto al Mariam Ashram di Diang, nella diocesi di Chattogram, dal 15 al 18 gennaio.

Il tema della Giornata per l’edizione 2020, così come indicato da papa Francesco, era “Giovinetto, io ti dico, alzati!” (Lc 7:14). Secondo Milisha, il tema è “molto appropriato per i giovani d’oggi. Gesù Cristo invita i giovani a risvegliarsi. Siamo troppo occupati da questioni terrene, non preghiamo, non trascorriamo il tempo con genitori e amici. Dobbiamo rialzarci dal punto di vista interiore. Ringrazio gli organizzatori che me lo hanno fatto capire”. La ragazza promette d’impegnarsi a sviluppare se stessa per “servire la Chiesa e la società. Ho capito che la mia vita è un dono di Dio. È per servire gli altri, non per me. Vorrei diventare un funzionario della pubblica amministrazione, in modo da poter servire persone di tutte le fedi”.

Rumon Tirke, 20enne universitario della diocesi di Dinajpur, dice: “Sono un uomo nuovo, ho imparato molte cose sul matrimonio e la vita consacrata, la Bibbia e la fede cristiana. Gli oratori ci hanno incoraggiato a essere più attivi nella Chiesa. Essi ci hanno fatto sentire parte della comunità cristiana. Ora spetta a noi fare del nostro meglio per la Chiesa in quanto popolo di Dio”.

L’ospite d’onore al raduno era Shireen Akhter, vice rettore dell’università di Chittagong. Ella ha dichiarato ammirata: “Sono davvero impressionata di come avete organizzato il programma, i giovani cristiani possono imparare tanto”. Poi ha evidenziato che “in Bangladesh ha comunità cristiana è minuscola, ma il suo contributo è grande. Voglio dire ai giovani cristiani di sviluppare se stessi con l’istruzione di livello superiore. Se volete raggiungere i posti più elevati nell’amministrazione, dovete prepararvi studiando”.

Mons. Lawrence Subrato Howlader, vescovo di Barisal e presidente della Commissione episcopale per i giovani, sostiene: “I giovani non vogliono dormire, ma restare desti. Traggono piacere nelle nuove amicizie. Essi possono svolgere un lavoro ammirevole insieme alle persone più anziane. Preparatevi e siate pronti a servire. Siete il presente e il futuro della Chiesa”. Fratel Ujjal Placed Pereira, segretario della stessa commissione, aggiunge: “Abbiamo insegnato i valori della Chiesa cattolica e della Bibbia. è stata al tempo stesso una celebrazione e pellegrinaggio. I giovani sono venuti da tutto il Paese, hanno pregato insieme, cantato e danzato. Essi hanno parlato di Dio. Speriamo che quest’anno sia fruttuoso per i giovani”.