Caso marò, Latorre torna in Italia per quattro mesi
New Delhi (AsiaNews) - La Corte suprema dell'India ha concesso al marò Massimiliano Latorre di rientrare in Italia per motivi di salute. L'ambasciatore italiano a New Delhi, Daniele Mancini, ha consegnato ai giudici una garanzia scritta, con la quale si impegna a far rientrare in India il fuciliere di Marina entro quattro mesi. Latorre e il collega Salvatore Girone sono indagati per la morte di due pescatori indiani, avvenuta nel febbraio 2012 in Kerala.
Il governo ha detto alla corte che non ha obiezioni sul rientro temporaneo del militare. Latorre, 47 anni, è stato ricoverato per un'ischemia cerebrale il 31 agosto scorso a New Delhi.
I due marò sono accusati di aver sparato contro un peschereccio indiano e di aver ucciso due uomini - Jelastine e Ajesh Binki - mentre si trovavano a bordo della petroliera italiana Enrica Lexie come guardie di sicurezza. I fucilieri sostengono di aver aperto il fuoco dopo aver scambiato il peschereccio per una nave pirata e che i colpi esplosi fossero d'avvertimento.
Passato un primo momento di grande attenzione e di dibattito, da diversi mesi in India la vicenda è seguita con moderazione. Prasann Seph, guida turistica originaria di Noida (Uttar Pradesh), spiega ad AsiaNews: "Il sentimento generale è che i due siano colpevoli, ma non c'è più un grande interesse mediatico intorno a questa storia. Ora aspettiamo semplicemente che la giustizia faccia il suo corso".
"Le decisioni della corte si rispettano - afferma ad AsiaNews p. Eugine Pereira, vicario generale della diocesi di Trivandrum, a cui apparteneva una delle due vittime - quello che resta è la perdita di due vite umane e il dolore di tante famiglie".
09/04/2021 14:54