Caritas Bangladesh una ‘luce’ per migliaia di persone con disabilità
La storia della 14enne Mahinur, che grazie al programma Sddb dell’ente cattolico ha potuto intraprendere un percorso di scolarizzazione. Proveniente da una famiglia povera, per molto tempo ha dovuto affrontare emarginazione e indifferenza; ora sogna di diventare un’insegnante. Come lei 6.378 persone in otto distretti ricevono un sostegno.
Gazipur (AsiaNews) - “La Caritas mi ha indicato il cammino verso la luce. E credo che un giorno potrò contare sulle mie forze e alleviare le sofferenze dei miei genitori”. Mahinur, 14 anni, è una ragazza disabile ricca di talenti, che ad AsiaNews racconta di sognare un giorno di poter diventare un’insegnante. Nata in una famiglia molto povera composta da nove persone nel distretto di Barishal, nel centro-sud del Bangladesh, col papà Ali Akbar lavoratore giornaliero e la mamma Golapi Begum casalinga, deve condividere le scarse risorse con altri sei fratelli e sorelle.
In un quadro di gravi difficoltà, la giovane ha trovato aiuto nel progetto di Caritas Bangladesh intitolato “Promotion of Inclusive Community for Senior Citizens, Persons with Disabilities and Drug Users/Abusers in Bangladesh (Sddb)”, conosciuto dopo la visita di alcuni volontari. Inserita nell’iniziativa, Mahinur è diventata membro del Probin Protibondi Hitoishi Club che frequenta in modo regolare e attivo, visitando le case di altri compagni e raccogliendo informazioni e notizie sui loro problemi, con uno spirito collaborativo che le è valso il ruolo di segretaria.
Mahinur frequenta con regolarità la classe VIII. Nei primi tempi della scuola, i compagni mostravano un atteggiamento di indifferenza, se non di ostilità in qualche caso, ma il suo ingresso nel club e il contributo del progetto Caritas hanno permesso di rafforzare il livello di l’istruzione, grazie anche a borse di studio e incentivi. Questo supporto ha aumentato il suo interesse per i libri mentre i suoi insegnanti esprimono soddisfazione per l’entusiasmo e l’interesse mostrato dalla ragazza, fornendole ulteriore motivazione. Riflettendo sul suo percorso con Caritas, la giovane ha detto: “Il progetto mi ha dato supporto educativo e motivazione, e sono sicura che continuerà a servire le persone e a fare la differenza giorno dopo giorno”.
Anche la sua famiglia oggi è pronta a incoraggiarla e sostenerla, sognando per lei un futuro migliore. Oggi partecipa frequentemente ai corsi di formazione e ai seminari del progetto Sddb, imparando e mettendosi alla prova. La sua accettazione nella società rurale sta aumentando gradualmente e sta diventando più sicura di sé man mano che le sue conoscenze e competenze aumentano. Come Mahinur, Caritas Bangladesh trova soluzioni per le persone con disabilità attraverso vari progetti, e migliaia di persone ne hanno tratto e ne traggono ancora beneficio.
Secondo il National Survey of Persons with Disabilities (Nspd) 2022 del Bangladesh Bureau of Statistics (Bbs), il Paese annovera quasi 4,3 milioni di persone con disabilità, con una maggioranza di problematiche fisiche. Sono persone che devono fronteggiare notevoli ritardi e ostacoli nell’accesso alla sanità, all’istruzione e all’occupazione. Solo il 40% dei disabili frequenta la scuola, e solo il 27% è impegnato in attività economiche o lavorative. Tuttavia, con il supporto necessario, le persone con disabilità potrebbero diventare una risorsa per la nazione.
Una riunione nazionale di tre giorni dedicata a persone con disabilità, promossa nell’ambito del progetto Sddb di Caritas Bangladesh, si è da poco conclusa presso l’Holy Cross Pastoral and Retreat Center a Bhadun, vicino a Dhaka. All’incontro hanno preso parte oltre 200 persone con disabilità provenienti da 24 zone diverse del Paese. Daud Jibon Das, direttore del programma di Caritas Bangladesh, sottolinea che l’ente cristiano “lavora da oltre 50 anni per migliorare le vite delle persone emarginate”. Attraverso il progetto Sddb di Caritas diffuso in otto regioni, fino a 6.378 persone hanno beneficiato degli aiuti e migliorato le loro vite. Shahadat Hossain, assistente sociale nell’upazila di Gazipur, aggiunge che “in passato, le famiglie spesso nascondevano le persone con disabilità per vergogna. Grazie ai vari sforzi governativi e non governativi, le persone con disabilità stanno ora rivendicando apertamente i loro diritti”.
20/02/2018 12:54