Bonpara, da 50 anni le suore del Pime curano musulmani, indù e cattolici
Le Missionarie dell’Immacolata, congregazione femminile associata al Pontificio istituto missioni estere, gestiscono un dispensario medico. Qui i poveri della zona trovano cure mediche e il “sorriso dei dottori”. In tutto il Paese ci sono 75 suore, impegnate nelle scuole, centri sanitari e parrocchie.
Natore (AsiaNews) – Da 50 anni le Missionarie dell’Immacolata (Msi) di Bonpara, nel distretto di Natore, curano migliaia di bisognosi, in maggioranza musulmani e indù. Le missionarie, conosciute con il nome di “suore del Pime” (Pontificio istituto missioni estere), gestiscono una struttura sanitaria, il St. Mary’s Dispensary and Maternity, che accoglie pazienti di ogni religione. Una di loro, una donna musulmana di 80 anni, dice ad AsiaNews: “Vengo qui da 40 anni, cioè da quando mi sono ammalata. I dottori cristiani sono gentili con noi e trascorrono il tempo con i pazienti. Non ho mai ricevuto altre cure, se non in questa clinica gestita dalla suore. Continuerò a venire qui per il resto della mia vita”.
Il centro medico è stato aperto dalla Chiesa locale nel 1966. La paziente musulmana ricorda: “La prima volta che sono venuta, questo dispensario era una semplice e piccola baracca, ma fin dall’inizio le suore eseguivano i trattamenti con amore sincero”.
Suor Clare Costa, che fa parte del personale, spiega: “Ogni giorno circa 50 pazienti vengono qui in condizioni di bisogno estremo. Servire gli ammalati è uno dei compiti della nostra missione”.
Muslam Uddin, un maulana islamico di 50 anni, riferisce che egli ha “saputo dell’esistenza di questo centro dai musulmani della mia comunità. Molti di loro sono in cura qui, e anche io ho iniziato i trattamenti 10 anni fa”. “I dottori e gli operatori sanitari – aggiunge – mi prescrivono i medicinali più appropriati. Essi visitano i malati con il sorriso. Io apprezzo il loro stile e per questo vengo qui da lontano [la sua comunità è a 20 km di distanza], anche se nella mia area ci sono diversi grandi ospedali”.
Morjina Begum, un altro paziente musulmano afferma: “I dottori non vogliono soldi. Ci chiedono solo una piccola quota per le medicine. Essi non vogliono trarre profitto dai pazienti, ma ci trattano con amore. Sono veri dottori”.
In Bangladesh operano 75 suore del Pime, che lavorano in scuole, parrocchie e dispensari. In questa struttura il personale non fornisce solo cure mediche, ma anche insegnamenti morali: si predica il rispetto per l’altro, la cura della persona, il rifiuto dell’aborto.
P. Bikash H. Reberio, parroco di Bonpara, ritiene che le “Missionarie del Pime svolgano davvero un grande servizio ai poveri della zona. Il dispensario opera grazie alla loro benevolenza. Ed è per questo che attira così tante persone”.
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