Bomba Bangkok: scoperto il nome dell’uomo che avrebbe pianificato l’attentato
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Yusufu Mieraili, l’uomo di etnia uighura arrestato la settimana scorsa al confine con la Cambogia nel corso delle indagini sulla bomba scoppiata a Bangkok il 17 agosto scorso, ha fatto il nome della “mente” dell’attentato che ha ucciso 20 persone ferendone più di cento. Si tratta di un certo “Izaan” che, secondo Mieraili, il giorno prima dell’esplosione avrebbe lasciato in aereo la Thailandia per la Cina, per poi recarsi in Bangladesh.
Secondo la confessione che l’arrestato ha rilasciato alla polizia, Izaan avrebbe coordinato tutte le operazioni di preparazione dell’atto terroristico, comunicando con i complici tramite messaggi su WhatsApp. Izaan avrebbe dato istruzioni a Mieraili su come comprare i materiali chimici online per il confezionamento della bomba. L’uomo avrebbe poi comandato all’uighuro di lasciare l’ordigno sotto una panchina vicino alla stazione Hua Lamphong di Bangkok. Secondo Mieraili, il sospettato in maglietta gialla (da lui mai incontrato di persona) avrebbe recuperato la bomba per poi piazzarla vicino al tempio Erawan, luogo dell’esplosione. La testimonianza combacia con quella del presunto tassista dell’uomo in giallo.
Oltre a Mieraili e l’ignoto in maglietta gialla, i sospettati sono Adem Karadag – arrestato tre giorni prima di Yusufu in un appartamento di Bangkok contenente materiale esplosivo –, l'uomo in blu ripreso mentre portava una seconda bomba esplosa nel molo della capitale e un altro uomo non identificato che avrebbe utilizzato un secondo appartamento dove sono stati rinvenuti materiali chimici.
Yusufu Mieraili è stato traferito ieri alla polizia dopo una settimana di interrogatori da parte dell’esercito. Durante uno dei colloqui, ripreso dalle telecamere dei media, Mieraili si è dichiarato “colpevole” di possesso illegale di esplosivi, accusa con la quale era stato arrestato. Non è chiaro se tale confessione avrà valore legale in tribunale.
La polizia ha affermato che le impronte digitali di Mieraili sono state trovate in entrambi gli appartamenti contenenti materiale chimico, in cui sono stati rinvenuti anche più di 200 passaporti turchi falsi.
La probabile appartenenza uighura di più di un presunto colpevole ha fatto aumentare i sospetti che l’attentato sia una vendetta dell’etnia di religione musulmana nei confronti il governo di Bangkok. Ad inizio luglio, quasi 100 uighuri sono stati rimpatriati in Cina con la forza dalle autorità thai.