Bishkek interrompe l’accordo di assistenza con gli Usa. Pechino e Mosca in vista
Bishkek (AsiaNews/Agenzie) - Il governo di Bishkek ha deciso di interrompere in via unilaterale l’accordo di cooperazione con gli Stati Uniti del 1993 in ritorsione per il premio che la scorsa settimana il Dipartimento di Stato Usa ha assegnato all’attivista kyrgyzo Azimjan Askarov. Ieri il primo ministro del Kyrgyzstan Temir Sariev ha firmato un decreto in cui denuncia l’Agreement on Cooperation To Facilitate The Provision Of Assistance, con effetti a partire dal 20 agosto 2015. Alcuni analisti però, ritengono che l’iniziativa rientri in una strategia più ampia, che sta lentamente spingendo il Paese della Asia centrale verso l’orbita di Russia e Cina, a danno di quella americana.
Askarov è un attivista e giornalista, di origine uzbeka, condannato all’ergastolo nel settembre 2010 per presunte accuse di “incitamento all’odio razziale” durante gli scontri etnici avvenuti ad Osh e Jalal-Abad nel giugno dello stesso anno e complicità nell’omicidio di un poliziotto. Il bilancio finale di mesi di scontri fu di 400 morti, 2mila feriti e 400mila profughi tra la popolazione uzbeka. Nonostante vari appelli da parte di organizzazioni internazionali, tra cui quello recente di Ban Ki-moon, il governo di Bishkek non ha ancora individuato i colpevoli delle violenze. L’uomo ha sempre respinto ogni accusa. Nel consegnare il premio al figlio dell’attivista, il Dipartimento di Stato Usa lo ha definito “una figura unificante nella comunità degli attivisti, che ha unito persone di etnia e provenienza diverse nella comune richiesta al governo di Bishkek di intraprendere azioni effettive in vista di una pace sostenibile tra uzbeki e kyrgyzi”.
Il ministro degli Esteri si è opposto fin da subito all’assegnazione del premio ad Askarov. Le autorità di Bishkek hanno quindi deciso di rendere ufficiale il proprio disaccordo, rompendo il trattato di collaborazione commerciale con Washington. Dal 1993, data di stipula, il Paese centro-asiatico ha ricevuto dagli Stati Uniti circa un miliardo di dollari in aiuti. Nel solo 2013 l’assistenza economica di Washington è stata di 49 milioni. La maggior parte dei fondi sono stati utilizzati nei settori dell’agricoltura, crescita economica, energia e cure sanitarie.
Il portavoce del Dipartimento di Stato ha espresso “profondo disappunto per la decisione unilaterale di Bishkek di abbandonare il trattato del 1993”, aggiungendo anche tale iniziativa potrebbe mettere “in pericolo i programmi di assistenza di cui beneficiano milioni di cittadini kyrgyzi. Tra questi vi sono progetti per combattere l’estremismo violento, incrementare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, migliorare il sistema educativo. Ad ogni modo, gli Stati Uniti continueranno a sostenere la popolazione del Kyrgyzstan”.
Secondo alcuni analisti, il progressivo deterioramento delle cordiali relazioni tra i due Paesi risale alla decisione del governo di Bishkek di entrare nella Eurasian Economic Union (l’ingresso ufficiale è avvenuto a maggio 2015, dopo vari rinvii), guidata da Mosca. Non solo, anche Pechino ha da tempo mire di espansione economica in Asia centrale, come dimostra il progetto di Silk Road Economic Belt lanciato nel 2012. Nel corso del recente summit della Shanghai Cooperation Organization di Ufa (Russia) poi, Putin e Xi Jinping hanno deciso di rinnovare la collaborazione nei territori del Lontano oriente russo.
25/03/2020 13:55
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