14/11/2023, 14.22
CINA-STATI UNITI
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Biden e Xi verso l'accordo sul fentanyl (ma con un passo indietro sugli uiguri)

Nel vertice di domani a San Francisco potrebbe arrivare il blocco di Pechino all'esportazione dei componenti chimici dell'oppioide che ha causato decine di migliaia di morti per overdose negli Stati Uniti. Ma la contropartita è la revoca delle sanzioni all'Istituto di medicina forense cinese accusato di coprire le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang.

San Francisco (AsiaNews) – Alla vigilia dell’atteso incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e quello degli Stati Uniti Joe Biden - in calendario per domani a San Francisco a margine del vertice dell’APEC (l’organismo di cooperazione economica tra l’Asia e il Pacifico) - è la questione della lotta al traffico di fentanyl a dominare la scena. Secondo quando anticipato dall’agenzia Bloomberg, i due leader potrebbero infatti firmare un accordo sul contrasto alla diffusione illegale del potentissimo oppioide sintetico divenuto la causa numero uno delle morti tra tossicodipendenti negli Stati Uniti.

Il tema è da tempo uno dei principali dossier sul tavolo nelle relazioni tra Washington e Pechino. Gli Stati Uniti accusano la Cina di connivenza con le proprie aziende che esportano i componenti chimici utilizzati per la produzione del fentanyl, un potente analgesico narcotico, circa 80 volte più potente della morfina, il cui abuso porta a dipendenza. Secondo i dati preliminari diffusi qualche mese fa dai Centers for Disease Control and Prevention la massiccia diffusione di questo farmaco come sostanza stupefacente sarebbe la causa dei due terzi delle morti per overdose negli Stati Uniti, che nel 2022 hanno raggiunto la cifra record di 109.680 decessi.

Pechino ha sempre sostenuto di avere già dato un giro di vite alla produzione e all'esportazione del fentanyl. Ma le aziende cinesi fino ad ora hanno continuato a esportare i componenti chimici necessari ai cartelli messicani, che poi fanno entrare questa droga negli Stati Uniti. E finora il gelo nelle relazioni tra Washington e Pechino ha reso impossibili passi in avanti in materia.

Ora, invece, secondo quando riferito da Bloomberg, la Repubblica popolare cinese avrebbe accettato di perseguire anche le aziende che producono i componenti chimici utilizzati per produrre il fentanyl. Un risultato importante sul fronte interno per l’amministrazione Biden. L’accordo, però, prevederebbe una contropartita significativa per Pechino: la revoca delle sanzioni contro l'Istituto di medicina forense del ministero della pubblica sicurezza cinese, accusato di complicità nella copertura degli abusi dei diritti umani nella regione dello Xinjiang. Decretate nel 2020 queste sanzioni venivano motivate espressamente con il coinvolgimento negli abusi commessi nella campagna cinese di repressione, detenzione arbitraria di massa, lavoro forzato e sorveglianza ad alta tecnologia contro gli uiguri, i kazaki etnici e altri membri dei gruppi minoritari musulmani nella Regione autonoma uigura dello Xinjiang.

 

Foto: Flickr /Elvert Barnes

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