Bangladesh, centinaia di cattolici chiedono giustizia dopo l'omicidio di Ovidio Marandy
Dinajpur (AsiaNews) - Centinaia di cattolici, tra cui quattro sacerdoti, hanno manifestato ieri in Bangladesh per chiedere indagini imparziali sull'omicidio di Ovidio Marandy - tribale Santal ucciso l'11 gennaio scorso - e un giusto processo per i suoi assassini. La protesta si è svolta a Ghoraghat, nel distretto di Dinajpur, ed è stata organizzata dall'Adibashi Cultural Academy (Accademia culturale tribale).
Ovidio Marandy, magistrato cattolico di 32 anni, era il fratello minore di p. Samson Marandy, della diocesi di Dinajpur. "Vogliamo una vera indagine - ha detto il sacerdote - su quanto accaduto a mio fratello". Al termine della manifestazione, i partecipanti hanno consegnato un memorandum all'ufficio governativo locale, nel quale fanno richiesta ufficiale di giustizia per l'uomo.
Sulla morte di Ovidio ci sono tanti punti oscuri. L'11 gennaio stava andando in moto da Gobindoganj a Gaibanda, una località nel nord del Bangladesh. Lungo la strada è stato trovato morto. Secondo persone a lui vicine, egli sarebbe stato assassinato per vendetta da alcuni fondamentalisti islamici. Il 5 gennaio - quando il Paese è andato al voto per eleggere il nuovo governo - alcuni islamisti avevano attaccato e bruciato alcune case nella zona della parrocchia di Beneedwar. L'uomo aveva portato la polizia sul posto per denunciare l'accaduto, e con altri membri della comunità aveva protestato per l'attacco.
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