27/06/2024, 12.39
BANGLADESH
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Bangladesh, tossicodipendenza in aumento con lo spaccio sul web

di Sumon Corraya

Celebrata ieri anche a Dhaka la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe. Il Bangladesh è uno dei Paesi dell'Asia del Sud più colpiti dal fenomeno. Il report annuale del Narcotics Control Directorate sottolinea il ruolo delle piattaforme digitali. Il prof. Choudhury: "Circa 8 milioni i tossicodipendenti, la maggior parte sono giovani".

Dhaka (AsiaNews) - La giornata Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1987 e celebrata ieri, è stata particolarmente significativa per il Bangladesh, tra i Paesi dell'Asia meridionale più colpiti dal consumo, dal commercio e dal traffico di droga, con un lento ma costante aumento dei tassi di tossicodipendenza. Fenomeno in crescita grazie anche alle mediazioni della tecnologia, come rileva il report annuale curato dal Narcotics Control Directorate. Nel Paese spacciatori e consumatori utilizzano varie piattaforme di social media, o il dark web, e le transazioni sono condotte attraverso l'online banking, incluse quelle in criptovalute, come i Bitcoin.

È un volto inedito di quel commercio di morte denunciato ieri con forza da papa Francesco all’udienza generale. Le ultime statistiche del Narcotics Control Directorate rivelano che in Bangladesh nel 2021 tutte le agenzie di controllo hanno sequestrato 36,38 milioni di pillole di Yaba (conosciuta come droga della pazzia), circa 1,08 milioni di flaconi di Fencidil, circa 4 kg di cocaina e 210 kg di eroina. Nel 2021, il 47% dei casi legati alla droga ha portato a condanne, con un aumento rispetto al 43% del 2020. 

A fare un quadro della situazione nel Paese è il professor Arup Ratan Choudhury, specialista in odontoiatria e ricercatore sulle tossicodipendenze. A partire dal fatto che il Bangladesh sta intensificando gli sforzi per aumentare la diffusione di internet, anche se di esso ne viene fatto spesso un uso improprio. “Circa 130 milioni di persone usano internet in Bangladesh e il numero di utenti di Facebook nel Paese è di circa 60 milioni. Purtroppo, da tempo, prodotti simili alle droghe vengono venduti apertamente su vari social media e piattaforme digitali”, ha dichiarato. Questi dati influiscono nell’inquadrare la tossicodipendenza come uno dei più gravi problemi sociali del Paese che, insieme al fumo, è tra le più diffuse cause di morte prematura e di cattiva salute. Che spesso colpiscono le giovani generazioni, in quanto la maggior parte della popolazione è composta da adolescenti: il 49% delle persone in Bangladesh ha un'età pari o inferiore ai 24 anni. “Secondo stime private, il numero di tossicodipendenti nel Paese è di circa 8 milioni, la maggior parte dei quali sono giovani - ha aggiunto Choudhury - È allarmante che l'85% dei consumatori di Yaba siano giovani. Si stima che questo numero supererà i 10 milioni entro il 2030".

Difatti, i giovani spesso iniziano a fare uso di droghe con l'abitudine di fumare e successivamente diventano dipendenti da varie droghe, tra cui Yaba, Fencidil, eroina, cocaina, oppio, codeina, morfina e LSD. A poco a poco, i tossicodipendenti soffrono di malattie complesse che colpiscono i reni, il fegato e il normale funzionamento del cervello. Per giungere loro in soccorso Papa Francesco ieri ha indicato la via della prevenzione, la quale “si fa promuovendo maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita personale e comunitaria, accompagnando chi è in difficoltà e dando speranza nel futuro”. Per fare ciò è essenziale creare un ambiente favorevole alla condivisione e al coordinamento delle informazioni, garantire che le politiche antidroga siano basate sulla ricerca scientifica, aumentare la consapevolezza dell'importanza della partecipazione della comunità locale alla pianificazione e all'attuazione di programmi efficaci di prevenzione e responsabilizzare le comunità ad aumentare la partecipazione alle attività di prevenzione.

Un genitore cattolico di Dhaka ha raccontato ad AsiaNews che il loro unico ragazzo, 35 anni, che ha due figli, è stato lasciato dalla moglie a causa della tossicodipendenza. “La bella famiglia di nostro figlio è stata distrutta a causa della tossicodipendenza. Stiamo ancora lavorando per curare nostro figlio", hanno detto con tristezza i genitori, che non vogliono essere nominati. Secondo l'agenzia di stampa Bangladesh Sangbad Sangstha, il Primo Ministro Sheikh Hasina ha dichiarato che il governo sta attuando una politica di "tolleranza zero" contro i criminali e i contrabbandieri di droga e sta inserendo nei programmi scolastici materie scientifiche legate alle droghe per sensibilizzare gli studenti. Sottolineando che i bambini di strada e i tossicodipendenti ricevono cure attraverso centri governativi e privati. Il Primo Ministro ha fatto queste osservazioni proprio in occasione della Giornata internazionale contro l'abuso di droga e il traffico illecito", auspicando un forte impegno a creare un Bangladesh libero dalla droga.

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