12/03/2015, 00.00
THAILANDIA
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Bangkok, i genitori dell’ex principessa Srirasmi condannati al carcere per lesa maestà

I due anziani coniugi, ex suoceri del principe ereditario Maha Vajiralongkorn, dovranno scontare due anni e mezzo di galera. Il giudice ha ridotto la pena perché “hanno confessato”. Essi sono gli ultimi di una serie di parenti della ex altezza reale finiti nel mirino delle autorità. Le turbolenze politiche legate al destino della monarchia.

Bangkok (AsiaNews) - Questa mattina gli anziani genitori di una ex principessa thai sono stati entrambi processati e condannati a due anni e mezzo di prigione, dopo essere stati riconosciuti colpevoli di aver "diffamato" la monarchia. Apiruj Suwadee, 72 anni, e la moglie Wanthanee (66) sono gli ultimi di una serie di parenti della ex altezza reale, la principessa Srirasmi, a lungo moglie del controverso principe Maha Vajiralongkorn, ad essere incriminati per una vicenda di corruzione emersa lo scorso anno, che ha coinvolto l'intera famiglia. La rovina della ex principessa Srirasmi e della sua famiglia giunge in un momento di ansia e tensione sulle sorti dell'anziano re e dell'istituzione monarchica in Thailandia. 

Il re Bhumibol Adulyadej, 87 anni, è al trono da oltre 60 anni, un primato che lo ha portato ad essere il più longevo monarca regnante al mondo. Per proteggere la sua figura vi sono alcune fra le leggi di lesa maestà più dure al mondo; tuttavia, secondo i critici esse sono state sfruttate in questi mesi dalla giunta militare al potere per reprimere il dissenso e governare col pugno di ferro il Paese. In caso di condanna, si possono trascorrere fino a 15 anni in prigione.

A carico dei due anziani coniugi, il giudice ha emesso una condanna complessiva a cinque anni di galera, con uno sconto di pena perché essi "hanno confessato la loro colpa". 

Negli ultimi mesi almeno otto parenti di Srirasmi sono stati processati e incarcerati per lesa maestà: fra questi la sorella maggiore e il cognato, due fratelli, un nipote e i suoi genitori. Un altro familiare, Pongpat Chayapun, ex capo dell'intelligence thai, deve scontare 31 anni di carcere per una serie di condanne collegate a un presunto impero criminale, con interessi nel gioco d'azzardo illegale, nell'estorsione e sequestro di persona. Ma la prima condanna è stata a sei anni, anch'egli per lesa maestà. 

Analisti ed esperti di vicende thai ricordano che l'ultimo decennio di turbolenze politiche nel Paese sono legate a doppio filo alla preoccupazione fra le élite sulla sorte della monarchia, dopo che verrà a mancare l'anziano (e malato) re Bhumibol. Egli ha trascorso diversi mesi negli ospedali della capitale e solo nei giorni scorsi ha fatto una (rarissima) comparsa pubblica dopo diverso tempo. 

 

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