Bùi Chu: quaresima di preghiera e solidarietà verso i poveri, cattolici e non
Hanoi (AsiaNews) - Nella diocesi di Bùi Chu, nella provincia settentrionale di Nam Định, una delle prime del nord del Vietnam a essere meta di evangelizzazione in passato, il periodo di Quaresima è caratterizzato da iniziative a favore di poveri, emarginati e sfortunati. Il territorio è suddiviso in 13 distretti e 700 parrocchie, per un totale di circa 400mila fedeli che costituiscono quasi il 21% della popolazione totale. In queste settimane di digiuno e preghiera in preparazione alla Pasqua, gruppi di giovani e studenti hanno organizzano momenti speciali di incontro, ritiri spirituali, iniziative per i meno abbienti e attività sociali per le comunità emarginate.
Fra le varie iniziative, sacerdoti e fedeli hanno promosso momenti di animazione missionaria rivolti in particolare ai catecumeni che, domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, riceveranno il battesimo. A questi si aggiungono i volontari della Caritas diocesana, i quali hanno risposto con entusiasmo e partecipazione all'appello di Papa Francesco, con attività di caritativa e azioni mirate per i poveri.
Le iniziative di solidarietà hanno riguardato oltre 500 persone, discriminate o ai margini della società, senza distinzioni di fede religiosa, cattolici e non. Mons. Tôma Aquinô Vũ Đình Hiệu, vescovo di Bùi Chu, presidente della Commissione per le Attività sociali della Caritas Vietnam, ha seguito da vicino - assieme a p. Joseph Trần Hưng Đạo, direttore della Caritas diocesana - tutti i progetti di aiuto messi in campo; il prelato, assieme a un gruppo di suore, ha fatto inoltre visita di persona alle parrocchie più povere e ai centri di accoglienza di cinque diversi distretti.
Fra le molte persone ad aver ricevuto conforto e assistenza una giovane donna, Maria Nguyễn Thị Hạnh, classe 1989 e madre di due bambini. Grazie all'aiuto della Chiesa locale ha potuto superare una malattia grave e oggi vuole "rivolgere un pensiero ai sacerdoti e alle suore che mi sono stati vicino e hanno aiutato me e la mia famiglia in circostanze difficili". La signora Vũ Thị Xước, 75 anni, atea, ringrazia "la religione" per il sostegno ricevuto in un momento di grave crisi economica. "Anche se si tratta di piccoli doni - racconta ad AsiaNews - sono segni dell'amore di Dio e del rispetto verso i fedeli. E sono fonte di grande calore per il mio cuore".
In questo contesto i giovani della diocesi, ad Hanoi per motivi di studio, hanno organizzato un pellegrinaggio e un ritiro spirituale al monastero di Châu Sơn, riflettendo sui valori della preghiera e della penitenza, in preparazione alla Settimana Santa che avvicina alla Pasqua. "Abbiamo avvertito il calore e la guida del buon pastore - ha raccontato uno studente parlando di mons. Joseph Ngô Quang Kiêt, emerito di Hanoi - non dimenticheremo mai di pregare per lui e per la Chiesa in questa Quaresima".
Oggi in Vietnam, a fronte di una popolazione di circa 87 milioni di persone, i buddisti sono il 48%; i cattolici poco più del 7%, seguiti dai sincretisti al 5,6%; infine, vi è un 20% circa che si dichiara ateo. Pur essendo una minoranza (sebbene significativa), la comunità cristiana è attiva in particolare nei settori dell'educazione, sanità e sociale. Di contro, la libertà religiosa è in costante diminuzione: l'introduzione del Decreto 92 ha imposto, di fatto, restrizioni alla pratica del culto, che è sempre più vincolata ai dettami e alle direttive del governo e del Partito unico comunista.
19/03/2020 11:17