Attesa a Mosca per l’apertura della moschea più grande d’Europa
Mosca (AsiaNews) – Si inaugura il 23 settembre a Mosca, alla presenza di leader politici e spirituali di primo piano dal mondo islamico, la moschea più grande d’Europa. Si tratta della cosiddetta “moschea-cattedrale di Mosca”, che sorge nella zona nord di Mosca nei pressi del complesso sportivo ‘Olimpisky’, sulle ceneri della vecchia moschea demolita quattro anni fa a causa del crollo parziale delle pareti.
Già nel 2005 erano, però, iniziati i lavori per fare posto a una struttura più capiente: la sua superficie è stata aumentata di venti volte, fino a 19mila metri quadrati, e ora può ospitare fino a 10mila fedeli. Il costo della ricostruzione, riportano i media russi, è stato di 170 milioni di dollari, tutti arrivati da donazioni. Oltre a diventare il punto di riferimento per la comunità musulmana russa, la nuova moschea sarà anche residenza dell’amministrazione spirituale dei musulmani della Federazione russa e del suo leader, il muftì Ravil Gainutdin.
Per la blindata cerimonia di inaugurazione – che si tiene alla vigilia del Kurban Bayram, quello che in arabo è l’Eid el Adha, tra le festività più importanti del calendario musulmano – sono attesi: il presidente iraniano Hassan Rohani, il leader turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente palestinese Mahmoud Abbas, che dovrebbero avere poi incontri separati con il capo del Cremlino, Vladimir Putin, la cui Russia è sempre più protagonista nello scacchiere medio-orientale, soprattutto dopo la recente decisione di aumentare la sua presenza militare in Siria.
L’imponente edificio è alto come un palazzo di sei piani ed è costruito con granito bianco e verde proveniente dal Canada e marmo della Turchia. Sulla struttura svetta una cupola dorata con un diametro di 46 metri (3 metri in più rispetto alla cupola di San Pietro) e due minareti alti 80.
La precedente moschea era stata costruita nel 1904 a spese dell’uomo d’affari e mecenate di origini tatare, Salih Erzin. Durante il periodo sovietico non è mai stata chiusa e ha continuato a essere l’unica moschea funzionante nella capitale. Prima delle Olimpiadi di Mosca del 1980, la moschea ha rischiato di essere demolita per la sua vicinanza allo stadio Olimpisky. È stata salvata dall’intervento dei leader religiosi e dagli ambasciatori dei Paesi arabi. Dal 1996, ricorda la Tass, sul vasto sito della moschea è ospitata anche la sede del Consiglio dei muftì di di Russia e l’ufficio di Gainutdin. (N.A.)
15/12/2021 08:56